Il Tempo
A Villafranca, nel 1859, Napoleone III e Francesco Giuseppe D’Austria siglarono l’armistizio che pose fine alla seconda guerra d’Indipendenza. Dodici chilometri più a Nord, a Verona, domenica si siglerà un «armistizio» sicuramente meno importante, ma a suo modo egualmente storico: quello travino e birra. Succederà nei padiglioni del Vinitaly, salone internazionale del vino e dei distillati, che rimarrà aperto dal 7 al 10 aprile. E per la prima volta nella sua storia dedicherà uno spazio al «fenomeno birra». Quattrocentosessanta i metri quadri di esposizione allestiti da AssoBirra (Associazione degli Industriali della Birra e del Malto) che ospiteranno 28 microbirrifici italiani e ai quali si aggiungerà una piazza di 150 mq con tavolini e sedie per ospitare eventi ed iniziative. Dopotutto era difficile ignorare una delle «rivoluzioni» più interessanti degli ultimi anni che, anche nel 2012, ha fatto segnare dati positivi soprattutto sul piano occupazionale (+4,4%). «Nonostante una situazione economica complessa – spiega il presidente di AssoBirra, Alberto Frausin – il mercato birrario sembra aver mantenuto stabili le proprie vendite, anche grazie al contributo portato dai microbirrifici. Oggi possiamo contare su almeno 1 microbirrificio in ognuna delle provincie del Paese, oltre a 14 medie e grandi fabbriche e 2 malterie».