Il Resto del Carlino
I veleni, alla fine, finiscono nei nostri piatti. E’ anche questo, al di là dell’aspetto penale, uno degli ‘spettri’ che l’inchiesta contro le frodi alimentari della Guardia di Finanza di Pesaro ha voluto scacciare in sinergia con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità dei cibi che fa capo al ministero dell’Agricoltura.
L’inchiesta si chiama “Green War”, guerra verde, e l’altro ieri ha portato al sequestro di circa 1500 tonnellate di mais, secondo l’accusa falsamente certificato come biologico, e altre 76 di soia, su cui si sospetta la presenza di sostanze tossiche, tutti prodotti alimentari, comunque, che avevano come destinazione finale gli allevamenti bovini e simili e quindi rintracciabili, alla fine della catena alimentare, nei nostri cibi.
Nel caso della soia, i campionamenti fatti mesi fa al porto di Ravenna hanno anche riscontrato presenza di Ogm.
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