Viticoltura di precisione per il rilancio di Orvieto e dematerializzazione dei registri vinicoli. Questi i temi che, a pochi mesi dall’avvio dell’ambizioso progetto “Orvieto diVino”, mette sul tavolo il Consorzio Vino Orvieto DOP. Se ne parlerà sabato 5 novembre a partire dalle 9.30 al palazzo del Capitano del Popolo in occasione di una giornata di studio che chiama a raccolta vitivinicoltori orvietani e i loro collaboratori impegnati nella ristorazione, nell’ospitalità, nell’arte ed artigianato, e quanti intendono dare il proprio contributo al progetto, per meglio comprenderne le istanze dei singoli settori e cooperare in stretta sinergia.
Non è un segreto che il comitato scientifico coordinato da Riccardo Cotarella, presidente dell’Unione mondiale degli enologi sia al lavoro per riaffermare la storica centralità della produzione enoica orvietana. “Il traguardo della viticoltura di precisione – spiega Cotarella – è quello di conoscere lo stato, la salute, il vigore e le necessità fisiologiche delle viti appartenenti a differenti zone del vigneto, mediante precise coordinate geografiche, ossia la georeferenziazione, per meglio adeguare in maniera puntuale e mirata rispetto alle esigenze le tecniche colturali e di intervento, in modo che siano gli strumenti informatici ad aiutare a gestire in maniera ampiamente automatizzata un enorme numero di piante. Insomma, ad ogni pianta è possibile dare il sostegno e la coltura e fare gli interventi mirati alle singole esigenze e a quelle del terreno su cui la vite si sviluppa, senza sprechi e senza ridondanze, sempre comunque pericolose”.
Di questi temi discuteranno Fernanda Cecchini, assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Masnaghetti, autore della mappa del territorio dell’Orvieto DOP, Riccardo Valentini, docente e ricercatore di ecologia, Attilio Scienza, docente, ricercatore e autorità in materia di viticoltura a livello internazionale, Fabio Mencareffi, docente. Dopo questo convegno, il sindaco Giuseppe Germani e il Presidente del Consorzio di tutela Vino Orvieto Vincenzo Cecci anticipano che sono in cantiere altre azioni: dal 28 dicembre all’1 gennaio nell’ambito di Umbria Jazz Winter, degustazioni guidate dai maggiori esperti italiani quali Luca Maroni e Daniele Cernilli. Il 28 gennaio l’incontro su “La comunicazione per valorizzare i tesori di Orvieto” con Marcello Masi e Mario Morcellini e, ad aprile, la prima “Festa della fioritura della vite” con Vittorio Sgarbi e Fiammetta Fadda.
Fonte: Corriere Umbria