Il Consorzio tutela Salame d’Oca di Mortara vuole rinascere dopo le traversie degli ultimi anni, che avevano visto ridursi a quattro gli associati.
Lo fa con il supporto della Camera di Commercio per la valorizzazione dell’insaccato mortarese, che detiene ancora il marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Il presidente del consorzio Gioachino Palestro ha convocato nella sede dell’Ascom di corso Cavour tutti i produttori, consorziati e non, del salame d’oca di Mortara.
«Ognuno deve fare la propria parte – commenta Palestro – e l’interessamento della Camera di Commercio è un fatto di non poco conto. Il nostro obiettivo è di aprire le porte del consorzio in prospettiva di estendere la produzione di un prodotto di qualità: ovviamente chi entrerà nel consorzio, dovrà offrire solo prodotto certificato».
In parole povere: se un produttore vuole aderire e ha le caratteristiche per essere accettato nel consorzio, dovrà vendere unicamente Salame d’Oca con marchio IGP. Va ricordato che la produzione di Salame d’Oca di Mortara IGP costa al produttore circa 400 euro l’anno e approssimativamente 50 centesimi per ogni chilogrammo di salame prodotto. Oltre a ciò, il consorzio ha comunicato sia il ritorno a Csqa come azienda certificatrice sia la nomina del nuovo direttore, Mariella Corsico, il cui papà Battista era stato uno dei fondatori della Sagra del salame d’oca oltre che storico presidente di Ascom Mortara. In un precedente incontro il commissario della Camera di Commercio Giovanni Merlino era arrivato a Mortara proprio per toccare con mano la situazione legata al Consorzio tutela Salame d’Oca di Mortara.
Fonte: La Provincia di Pavese