Debutta il nuovo Consorzio che tutela tutte le tipologie dei Lambrusco DOC dell`Emilia Romagna.
Nel Consiglio d’amministrazione è stato presentato anche il marchio che caratterizzerà l’immagine coordinata dell’organismo. Il Consorzio Tutela Lambrusco DOC è la nuova realtà che dal primo gennaio scorso ha preso il posto dei tre precedenti enti di tutela del famoso vino emiliano.
Il Cda ha nominato il presidente del Consorzio, che è Claudio Biondi, già presidente del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena, vicepresidente è Davide Frascari, che era a capo del Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa.
«È un giorno importante per il nostro Consorzio, che inizia ufficialmente la sua attività – commenta Biondi – Quello che ha portato all`unificazione del variegato mondo del Lambrusco è stato un percorso lungo: ora la sfida sarà definire le strategie di comunicazione e i progetti di promozione più efficaci, sia a livello nazionale che internazionale».
Nell’ambito del Cda è stata presentata anche la nuova identità visiva del Consorzio: il marchio consiste nel capolettera L, l’iniziale di Lambrusco, posizionato all’interno del nuovo brand dalla forma sinusoidale: «Una forma che vuole richiamare il movimento brioso delle bollicine presenti in tutte le versioni di Lambrusco e, allo stesso tempo, ricorda quasi un sigillo, come quelli in ceralacca che chiudono le lettere e i regali più intimi e preziosi».
«Negli ultimi anni la comunicazione si è trasformata e, in questo scenario anche il Consorzio Tutela Lambrusco vuole stare al passo con i tempi. A causa dell`emergenza pandemica il 2021 si è aperto nello stesso clima d`incertezza dello scorso anno – conclude Biondi – La nostra base produttiva sta reagendo con forza e ora la nascita di questo Consorzio è un`arma in più per pianificare strategie che siano di aiuto a tutta la filiera con spirito di coesione. Impegno prioritario del Consorzio andrà verso le aziende più penalizzate in questo momento storico, ovvero quelle che hanno come principale sbocco il canale HoReCa».
Fonte: Gazzetta di Modena