Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio Grana Padano, il prodotto DOP più consumato del mondo con oltre 4 milioni e 800 mila forme annue, e Presidente Afidop (associazione di tutti i consorzi dei formaggi DOP), giudica così l’imminente entrata in vigore dell’accordo ‘Ceta’ (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra Unione Europea e Canada che, dopo 7 anni di difficili negoziati, porterà al riconoscimento di 176 prodotti europei agroalimentari ad indicazione d’origine, 41 dei quali italiani.
“Questo accordo – spiega Baldrighi – tutelerà le nostre DOP e IGP vietando ‘scimmiottature’ o falsi realizzati in Canada con l’uso di simboli o diciture che richiamano ‘l’italianità’ evitando così che il consumatore abbia una falsa percezione sull’origine di ciò che acquista”. Una piaga, quella dell’agropirateria che crea un danno, solo per quanto riguarda il Grana Padano quantificabile in circa un miliardo di euro l’anno, 700 milioni dei quali riguardante il mercato estero.
“Poi – prosegue il Presidente del Consorzio e di Afidop – otterremo finalmente il superamento di pesanti barriere doganali che ad oggi limitano l’accesso dei nostri prodotti di eccellenza, rendendo di fatto irrealizzabile, economicamente parlando, il superamento delle quote assegnate”. “Il Canada, mercato già molto importante per i nostri vini, formaggi e salumi certificati – conclude Baldrighi – diventerà con questo accordo uno dei terminali di maggior sbocco per le nostre esportazioni. Il mondo delle indicazioni geografiche italiane spera di traslare i contenuti di questo accordo anche al ‘TTIP’ (Transatlantic Trade and Investment Partnership) con gli Stati Uniti attualmente in fase di stallo”.
Fonte: Consorzio di Tutela Grana Padano