Sul rapporto tra alimentazione e osteoporosi si è parlato nel corso del convegno scientifico “Prevenzione, diagnosi e terapia dell’osteoporosi – Un modello di gestione integrata ospedale-territorio”, tenutosi a Mantova sabato 15 ottobre nell’Aula Magna dell’Università di Mantova. L’osteoporosi può essere contrastata con l’assunzione di piccoli pesci mangiati con la lisca, cicoria, rape, broccoli, legumi, acqua calcarea del rubinetto, acque effervescenti naturali in bottiglia, ma anche da una alimentazione ricca di calcio, quindi principalmente con consumi di latte e formaggi come il Grana Padano DOP – da diversi anni impegnato con il progetto “Educazione Nutrizionale Grana Padano DOP“, un programma di attività sviluppato grazie al sostegno e all’impegno sociale del Consorzio di tutela.
Il convegno è stato organizzato, in occasione della Giornata mondiale dell’Osteoporosi, dal Dott. Lorenzo Ventura, che negli anni passati ha operato a lungo nell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, dal Dott. Gherardo Mazziotti (Ospedale Carlo Poma di Mantova), e dal Prof. Andrea Giustina (Università di Brescia). Tra i relatori la dott.ssa Maria Letizia Petroni, Presidente sezione Lombardia della Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), che ha detto nel corso del suo intervento: “In qualsiasi momento della vita è possibile prevenire o migliorare la densità ossea attraverso la alimentazione. Il nutriente più importante è rappresentato dal calcio per il cui assorbimento intestinale e deposito nel tessuto osseo è necessaria la vitamina D. La pianura padana è un luogo privilegiato da questo punto di vista in quanto terra di produzione di un alimento funzionale per la salute dell’osso, il Grana Padano DOP”.