Sempre ricca di occasioni, l’intensa collaborazione del Consorzio di tutela del Prosecco DOP con la Triennale di Milano, nata nel 2014, si conferma una scelta indovinata per affermare l’interesse che lo stesso Consorzio nutre verso il mondo della cultura e dell’arte. Dopo l’accordo di collaborazione siglato nel 2013 con il Museo Statale Ermitage col quale le bollicine di Prosecco DOP sono state elette “vin d’honneur dell’Ermitage”, il Consorzio del Prosecco DOP da San Pietroburgo è approdato a Venezia, dove nel 2015 stringe un accordo con lo IUAV sulla valorizzazione del paesaggio, passando per la Triennale di Milano per formalizzare un rapporto di partnership con un impegno crescente che va dalla brandizzazione del centralissimo Design Cafè, cuore pulsante della TdM, a diverse forme di supporto alle varie iniziative organizzate in sede.
“La Triennale di Milano ci sta regalando molte occasioni di collaborazione anche con le molteplici realtà con le quali essa dialoga, intesse rapporti, avvia le iniziative più diverse. Tutte in uno scenario di rilievo internazionale – precisa Stefano Zanette, Presidente del Consorzio di tutela del Prosecco DOP– E internazionale è anche il contesto nel quale si muove il Prosecco che vede il 70% della sua produzione (400 milioni di bottiglie) destinato agli oltre 100 Paesi che ne compongono la quota export, con il Regno Unito al primo posto, seguito a debita distanza da Stati Uniti e Germania. Un consenso mondiale che negli ultimi anni continua a crescere a doppia cifra e vede quest’anno l’Italia riconfermarsi come primo mercato, capace di assorbire il 30% dell’intera produzione”.
Un successo senza uguali, al quale – spalmati su poco più di 20.000 ettari distribuiti in nove province di due regioni – concorrono oltre 10.000 produttori, la stragrande maggioranza dei quali con dimensioni da piccola azienda familiare che non supera i due ettari. Un universo di operatori che con grande abnegazione e viva passione portano avanti una tradizione millenaria coniugando antichi saperi e capacità di innovarsi per stare al passo coi tempi in un attività produttiva, la vitivinicoltura, che non a caso molti definiscono “arte”. Con l’arte il Consorzio del Prosecco DOP va molto d’accordo. Innumerevoli le collaborazioni avviate un po’ in tutto il mondo, dagli Usa alla Cina, dalla Russia all’Italia, naturalmente.
Fonte: Consorzio di tutela Prosecco DOP
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