“Il fermo della logistica in corso in Sicilia sta generando importanti disagi alla nostra filiera. Abbiamo già subito in prima linea le gravi conseguenze economiche dell’emergenza Covid 19, il nostro comparto non può registrare ulteriori perdite”, commenta il Direttivo del Consorzio.
Il Consorzio del Pomodoro di Pachino IGP esprime la propria contrarietà al fermo degli autotrasportatori siciliani che aderiscono all’Aias e all’Unatras e che hanno deciso di scendere in piazza sulla questione “caro carburante”.
“Siamo consapevoli di quanto la situazione sia difficile per tutti, ma riteniamo che non sia corretto che l’incremento subito dal settore dei trasporti su strada gravi sulla nostra filiera. Tonnellate di pomodori di Pachino IGP rischiano di non essere trasportate nei mercati di destinazione – spiega il C.d.A. del Consorzio – Il nostro comparto è stato già messo a dura prova negli ultimi anni dall’aumento dei costi di produzione. Ci appelliamo alle autorità competenti per sbloccare la situazione perché il fermo merci sta minando tutta la catena produttiva, con il rischio concreto che la GDO si approvvigioni presso i mercati esteri”.
In questo momento le aziende aderenti al Consorzio sono in piena produzione, per cui il danno a cui si sta andando incontro è ingente. “Siamo inoltre convinti che i grandi disagi a cui gli autotrasportatori siciliani devono fare fronte, siano questioni di rilevanza nazionale -prosegue Fortunato–Si tratta quindi di disagi che devono essere trattati con la massima tempestività dalle Istituzioni ma nei luoghi opportuni e non paralizzando l’Isola, creando dei danni incalcolabili”.
Il Cda del Consorzio del Pomodoro di Pachino IGP in ogni caso manifesta la piena disponibilità e il pieno sostegno a rappresentare presso gli organismi competenti le difficoltà che sta attraversando il comparto della logistica e dei trasporti, affinché possa ottenere l’attenzione dovuta attraverso interventi normativi specifici.
Fonte: Consorzio del Pomodoro di Pachino IGP