Il Sole 24 Ore
Il Tar dei Lazio fa ripartire il í duello tra i produttori del moscato d’Asti e la casa vinicola Zonin: al centro sempre l’esclusione del comune di Asti dalla zona del disciplinare di produzione dei vini Asti Docg. Dopo anni di tira e molla la vicenda sembrava archiviata con il decreto del ministero delle Politiche Agricole del 16 maggio 2012 che aveva incluso il comune di Asti nell’area Docg. A sorpresa il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi delle Associazioni produttori moscato d’Asti, della Coldiretti regionale e dei comuni del Moscato e Muscatellum annullando il decreto ministeriale ed escludendo quindi i terreni appartenenti all’azienda agricola Castello del poggio che fa capo alla famiglia Zonin. Torna quindi in vigore il vecchio disciplinare di produzione della Docg Asti e Moscato e i comuni ammessi scendono a 52. Amaro il commento di Gianni Zonin, presidente di casa vinicola Zonin: «Una sentenza ingiusta e che va contro la logica comune: il comune di Asti deve rientrare nel disciplinare a cui presta il nome, così come succede per il Brunello di Montalcino Dop, Gavi Dop e Soave Dop.