Si prevede una perdita del 20-30 per cento di produzione del Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP rispetto all’anno scorso. Colpa della temperatura dell’aria che tra luglio e inizio agosto ha sfiorato i 40 gradi, non tanto della mancanza di umidità nella terra, perché contro il caldo non è valsa neanche l’irrigazione di chi ha dato acqua alle piante. Dipende dall’esposizione dei campi al sole, come spiega la presidente del Consorzio di tutela del Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP Tiziana Penco, che fa una prima panoramica a meno di un mese dalla Festa “A tavola nel feltrino” che torna per la ventiseiesima edizione dal 18 al 20 settembre: «Le situazioni sono molto varie, dipende se il campo era sotto il sole o meno, magari ai margini di un bosco che ha portato refrigerio», dice.
«C’è chi ha prodotto e chi no. Per esempio sulla piana del Feltrino c’è stata sofferenza con piante secche e al contrario, a 1200 metri sopraArsiè un nuovo socio ha un campo che è una meraviglia». In attesa della riunione organizzativa per la manifestazione fissata per il 4 settembre, le prime stime parlano di un calo di produzione sull’ordine del 20-30 per cento, «mai dati li porteremo a casa quando avremo raccolto tutto», precisa la presidente del consorzio di tutela. «Ci sono da vedere le singole disposizioni dei campi, che hanno fatto la differenza».
Fonte: Corriere delle Alpi