Civiltà del Bere
Il viticoltore di oggi è chiamato sempre più spesso ad affrontare un numero crescente di difficoltà, dettate, da un lato, dal cambiamento climatico (o global warming) e, dall’altro, dall’ïnasprirsi di alcuni fenomeni atmosferici, che esistono da sempre, ma che negli ultimi anni si sono accentuati. Le tanto temute “bombe d’acqua e di grandine”, quest’anno, hanno imperversato nel centro e nord Italia durante tutta l’estate, fino a qualche settimana fa. Ma anche il resto d’Europa se l’è vista brutta, con violente grandinate che hanno colpito, tra gli altri, terroir eccellenti come la Borgogna, dove un centinaio di vigneron ha dovuto dire addio al lavoro di un anno intero, con raccolti totalmente distrutti
o, nel migliore dei casi, devastati per il 70-80%. É chiaro che, in tutte questi situazioni – che possono avere effetti più o meno duraturi sui vigneti – il mondo della viticoltura non si limita certo a guardare. Ma già da qualche tempo molti professionisti del settore si adoperano per mettere in campo strategie che permettono di proteggere la vite e di ottenere grappoli e vini di qualità.