Repubblica delle Donne
Tacos con cavallette. Pasta di alghe. Papaya ogm. Pomodori incrociati col basilico. Latte “umano” ma munto dalle mucche.
Pesci Cobia e Barramundi allevati in vasche cittadine alla velocità della luce. Vino che, grazie alle nanotecnologie, diventa Chianti e Merlot al tocco di un bottone. Lattuga fresca anche dopo mesi. Hamburger in vitro. Non storcete il naso. E’ il menu sulla tavola di domani.
E se l’hamburger artificiale è ancora un pò lontano ( ci vorranno risorse e tecnologia da Nanosa, quello che si è riuscito ad ottnere finora è – bleah – simile a un budino), tutto il resto è dietro l’angolo.
Non si tratta solo di capricci da designer. In gioco c’è una scommessa seria.
Nutrire in modo efficente e sostenibile una polazione che nel 2050 raggiungerà i 9 miliardi di persone.