Le nuove «conquiste» del vino Chianti DOP, di cui Montespertoli, con punte di oltre 160mila ettolitri all’anno, è la «capitale» di produzione: sono difatti Città del Messico, Hong Kong, Singapore e Seoul le tappe extra Unione Europea scelte dal Consorzio di tutela vino Chianti DOP per il nuovo programma di promozione 2017 finanziato con i contributi Ocm Vino della stessa Ue. La scelta è stata deliberata in occasione dell’ultimo comitato marketing del consorzio che ha deciso di confermare così i Paesi dove si era già registrata un’attività promozionale nel corso degli ultimi anni. L’Asia pesa ormai per oltre 116,5% nell’export vinicolo (contro il 4,6% di dieci anni fa) e costituisce un importante mercato di esportazione per i vini rossi della Toscana.
La prima tappa in programma è comunque a Città del Messico, il 6 marzo prossimo, in cui si terrà un workshop con incontri tra aziende e importatori oltre ad un seminario rivolto a giornalisti e operatori del settore. L’8 maggio invece il Consorzio volerà in Cina, a Hong Kong, in occasione di «Prowine Asia 2017» dove avrà a disposizione uno stand consortile con un bancone istituzionale. Il 15 maggio il consorzio tornerà a Singapore per organizzare un nuovo workshop con giornalisti e operatori del settore mentre il 17 maggio ultimo appuntamento a Seoul, in Corea del Sud.
«Abbiamo deciso di confermare quei Paesi che rappresentano per noi un nodo strategico per lo sviluppo del nostro export – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. L’interesse nei confronti del vino toscano da parte di questi territori sta evidentemente crescendo e per questo motivo la nostra denominazione non può farsi trovare impreparata. Il 2017 è un anno importante per confermare la nostra presenza su quei mercati che soltanto fino a qualche anno fa avevano una conoscenza molto limitata dei nostri prodotti e che oggi ci cercano con puntualità. E’ evidente che ci troviamo a dover rispondere ad una nuova fase dei mercati e siamo convinti che, lavorando con tempestività, saremo in grado di rispondere alla nuova domanda presentando un vino sempre più di qualità in grado di raccontare il nostro territorio nel mondo».
Fonte: La Nazione