Italia Oggi
Nella lotta tra «galletti», a vincere è quello italiano. E l’Italia segna un punto importante, una «meta», a favore del vino proprio contro la Francia. L’Uami, l’Ufficio marchi comunitario, ha decretato ufficialmente la notorietà internazionale del Gallo Nero come logo enologico e collegato al vino Chianti Classico DOP. Un riconoscimento che questa volta è arrivato nell’ambito di una battaglia all’ultimo atto con una delle più importanti istituzioni sportive europee, la Federazione francese di Rugby. La convivenza tra i due galletti è i rimasta pacifica fino a quando il simbolo veniva utilizzato per il vino da una parte e come simbolo sportivo dall’altra.
Galletti che hanno iniziato a battibeccare quando la federazione ha deciso anni fa di registrare il proprio marchio, il gallo appunto, per la produzione e distribuzione di bevande alcoliche. «Il pronunciamento potrebbe sembrare scontato, ma in un mercato internazionale dove in ogni angolo del globo ogni giorno nascono cloni più meno improvvisati dei grandi marchi del Wine & Food, soprattutto italiani, questo riconoscimento acquista una valenza internazionale di assoluto valore», dichiara il direttore del Chianti Classico, Giuseppe Liberatore. E’ un gradne punto di fornza, un riconoscimento nel quale avevamo sempre creduto che arriva dall’Uami che a livello di marchi è un punto di rifermento. E stato stabilito che il Gallo Nero è esclusivamente legato al vino Chianti Classico e nessuno può appropriarsene o registrarlo»