Pesca e Nettarina di Romagna IGP dall’albero alla tavola in 24 ore. «Un clic e le porto a casa in tutta Italia». Nasce a Gambellara il primo sito di e-commerce d’Italia che consegna nettarine IGP a domicilio. Idea del giovane imprenditore Mattia Ridolfi, che ha rilevato l`azienda e i campi del nonno.
Dall’albero alla tavola in sole 24 ore. Un clic e Mattia Ridolfi sa che deve andare nel campo, staccare 5, 10 o 15 chili di pesche, confezionarle e affidarle al corriere, che il giorno successivo le consegnerà a domicilio a clienti provenienti da qualsiasi parte d`Italia. Da una sua idea, studiata lo scorso inverno in pieno lockdown, Ridolfi, classe 1982, ha lanciato a Gambellara il primo e-commerce italiano dedicato al tipico frutto delle nostre campagne: la Pesca e Nettarina di Romagna IGP. In un periodo storico in cui i frutteti sono decimati da scelte agricole ritenute più redditizie, l`imprenditore ha investito sulla tradizione, potenziando gli ettari coltivati fin dal 1960 da nonno Edgardo, in un’ottica 2.0: il pescheto ora ha un sito internet e canali social collegati a una pagina digitale in cui i clienti possono bypassare la filiera della grande distribuzione scegliendo i vantaggi del delivery su scala nazionale.
Il brand – L’avventura di Mattia nell’azienda di famiglia si fa concreta fin dai tempi dell’università; dopo una tesi sulla qualità delle nettarine e la laurea all`università di Bologna, l’imprenditore fonda nel 2008 l’Agricola Ridolfi, che cresce e si espande senza mai abbandonare l’ottica dell’impatto climatico zero. Poi arriva l’anno del Covid. «Da tempo ci pensavo – racconta -. La pandemia ha consolidato ancor di più l`e-commerce. Ho pensato, “perché non applicarlo sulle nettarine”». Parlare di “pesche” è riduttivo, perché c’è un consorzio che fornisce rigorosi disciplinari e standard di qualità ai quali l’azienda si deve attenere per presentare «un prodotto “alto”». Ma come si spedisce per posta la frutta fresca, invogliando il cliente a ordinarla sul web? L’occhio vuole la sua parte: tradotto, servono packaging e servizi. In altre parole, serve esperienza d’acquisto. Ecco allora che i contenitori hanno un logo che ammicca alla Apple, con una pesca bianca tipo stencil. «Si può scegliere tra una box da 5 chili, oppure due scatole americane da 10 e 15 chili – spiega il titolare -. Il cliente riceve una ricetta che varia sempre, con antipasto, primo, secondo, dolce e drink a base di pesche, per incentivare il consumo». Dal gusto all’udito, la fidelizzazione si fa stimolando anche gli altri sensi; con una playlist su Spotify selezionata dall’azienda di Ridolfi, la pesca si fa dj: «C’è un codice da scansionare con lo smartphone che consente di ascoltare musica italiana per i primi, per esempio, oppure lounge nei drink».
Fonte: Corriere Romagna