Nessuna fusione di Comuni, almeno nell’immediato, tra Montalcino, terra del celebre Brunello, e San Giovanni d’Asso, dove nasce il pregiato Tartufo delle Crete Senesi. E, in ogni caso, nessuna possibilità di allargamento della zona di produzione del Brunello di Montalcino DOP. Lo spiegano, a WineNews, il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli ed i vertici del Consorzio del Brunello di Montalcino.
«Esiste già un percorso per costituire un’associazione di servizi tra le amministrazioni di Montalcino e San Giovanni d’Asso precisa Franceschelli – che porterà i due Comuni a ribadire, comunque, una loro autonomia amministrativa». Ma nessuna fusione, ad ora, anche se l’ipotesi di una “annessione” del Comune di San Giovanni d’Asso, che conta nemmeno mille abitanti, a quello di Montalcino, che ne fa poco più di 5.000, rimane all’orizzonte. «Ma, in ogni caso, anche se questo si concretizzasse, non ci sarebbe – commenta secco il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – nessun allargamento della zona di produzione e nessun aumento degli ettari vitati a Brunello di Montalcino DOP».
Fonte: La Nazione