E’ la Glera a trainare il gruppo delle uve venete le quali, nei calcoli dell’agenzia regionale Veneto Agricoltura sulla base dei dati aggiornati delle Camere di commercio, fissano a +5, 5% l’incremento medio dei prezzi del prodotto. La dinamica più vigorosa, nelle tre province principali di Verona, Padova e Treviso, è stata espressa da quest’ultimo territorio, con un incremento dell’8,7%, determinato sostanzialmente dalle performance della varietà di Glera, cioè l’uva utilizzata per produrre il Prosecco.
In questo segmento vanno segnalati aumenti di picco per il Prosecco DOP (+15,4%) e per il Conegliano-Valdobbiadene DOP (+9,1%), i quali contribuiscono a fissare il prezzo medio delle uve trevigiane a 0,83 euro al chilogrammo. Significative sono anche le crescite registrate dalle quotazioni delle uve complementari utilizzate per 11 taglio con Prosecco Doc (+29%) e delle rosse comuni, Merlot e Malbeck (+20%). In provincia di Padova l’aumento medio è stato di 8 punti (0,53 euro/kg), anche qui con un balzo sorprendente per la Glera (+20%) e, su percentuali simili, per il Serprino Doc, un vitigno riconducibile alla famiglia dei prosecchi.
Minima, invece, la crescita dei prezzi nel Veronese (+0,3%), i quali si assestano a un valore medio di o,69 euro/ kg. Le accelerazioni più marcate in terra scaligera sono state registrate dalle uve Valdadige DOP (+12,5%), Chardonnay e Pinot Bianco (+6,3%) e Lugana DOP (+2,8%). Flessioni invece sono ascrivibili a Bardolino (-6,6%), Amarone (-2,3%), Custoza (-4,7%) e Soave (-2,8%). I dati quantitativi finali della vendemmia 2016, saranno diramati nel corso del tradizionale incontro promosso da Regione, Veneto Agricoltura e Avepa a Lonigo, quest’anno fissato per il 22 dicembre.
Fonte: Corriere Veneto