Italia Oggi
Aumentano le superfici, aumentano la produzione e gli acquisti. Tanto che il vino biologico segna un incremento del 4% delle vendite nella Gdo contro una flessione del 6,5% del vino tradizionale. Negli ultimi dieci anni in Italia l’estensione dei vigneti biologici è aumentata dell’81% e oggi oltre l’8% degli ettari vitati è biologico mentre la media mondiale è ferma al 4%. L’Italia è al terzo posto in Europa con poco più di 57 mila ettari vitati bio, superata solo da Spagna (81 mila ettari, +394% rispetto al 2003) e Francia (65 mila ettari, +299%). Per singole regioni, a guidare la classifica è la Sicilia (16.144 ettari)
seguita da Puglia (10.173 ettari)e Toscana (5.887 ettari). Sono i dati elaborati da Wine Monitor di Nomisma che ha fatto anche i conti delle vendite. Ed emerge che l’11,6% degli italiani ha consumato vino bio in almeno in un’occasione contro il 2% del 2012. In particolare, il 6,4% ha acquistato una bottiglia di vino bio certificato nei negozi e il 5,2% lo ha consumato fuori casa in ristoranti ed enoteche. A questo si devono sommare le esportazioni, in particolare quelle negli Usa. Nel 2013 gli Stati Uniti hanno importato vino biologico per complessivi 193 milioni di giuro, un valore che rappresenta il 5,2% delle importazioni di vino imbottigliato degli Stati Uniti. Il 46,1% delle importazioni è di vini rossi, il 32,7% di quelli bianchi e il restante 21,2% di vini frizzanti.