Terra e Vita
Da lusso per pochi a fenomeno di mercato alla portata di molte tasche: il biologico italiano cambia pelle, si avvicina ai consumatori, esce dai negozi specializzati ed entra nella grande distribuzione. A fotografare l’evoluzione Le ragioni di questo muta del comparto è l’ultimo rapporto vanno ricercate all’interto Cia-Censis “Perché ripartire no della filiera: negli anni più dall’agricoltura”. Dal documento si scopre, a sorpresa, che tra il 2011 e il 2012 a far segnare la crescita più marcata nel commercio di prodotti Bio è stato il discount, con un +25,5%. Dati positivi anche dai super e ipermercati, che fanno segnare un +5,5%. Non è un caso, forse, che i prezzi si siano praticamente fermati: se nel 2012 le dinamiche hanno seguito quelle dei prodotti convenzionali, nel primo trimestre 2013 l’incremento del bio è stato minimo +0,3% rispetto al resto degli alimentari +4,4%.