Il colosso austriaco aveva diffidato un viticoltore per il logo con due buoi. Il 23enne Mattia Muggittu: “Se credono in quello che fanno, i piccoli vincono”
Quando ha fondato la sua azienda vitivinicola nel 2020, Mattia Muggittu aveva 20 anni e un grande sogno: trasformare in lavoro una grande passione di famiglia per vini e vitigni, tramandata anche dalla tradizione del suo paese, Mamoiada, nel Nuorese, dove il cannonau è l’oro rosso dell’economia locale.
Nel 2021 è arrivata la prima bottiglia con l’orgoglio per l’etichetta “Muggittu Boeli” che raffigura due buoi simbolo della tradizione vitivinicola del paese della Barbagia. Ma il 6 dicembre dello stesso anno, la multinazionale austriaca Red Bull, che produce l’omonima bevanda energetica, lo ha diffidato dal registrare l’etichetta per «violazione del marchio e concorrenza sleale».
Secondo Red Bull la cantina aveva copiato il famoso logo con i due tori, inserendolo sulle etichette dei vini e generando confusione tra i due marchi. A Mattia è crollato il mondo addosso davanti a una battaglia legale impari, che però si è conclusa per lui con una vittoria. La direzione generale per la tutela della proposta industriale del ministero delle Imprese e del Made in Italy ha infatti respinto l’opposizione del colosso dell’energy drink e ora Muggittu potrà continuare a usare il marchio: “Davide ha battuto Golia – commenta l`imprenditore oggi 23enne -. La lezione è che non sempre vincono i più forti e grossi, ma ogni tanto la possono spuntare anche i più piccoli, se credono abbastanza in quello che fanno”.
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Fonte: Quotidiano Nazionale