La Sicilia del vino tiene nell’impatto con il lockdown e guarda avanti con moderato ottimismo. È questo il messaggio che arriva dall’edizione (virtuale) di Sicilia en Primeur, la manifestazione organizzata da 17 anni da Assovini Sicilia che riunisce nel mese di maggio un centinaio di giornalisti provenienti da tutto il mondo (questa volta collegati su Zoom).
In dettaglio i numeri sono questi: «Mentre il vino italiano perde dal 35% al 40% del volume al mese a causa del lockdown, la Sicilia del vino ad oggi regge l’onda d’urto. La Doc Sicilia, nel primo quadrimestre 2020 registra un calo dell’imbottigliamento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019 – dice Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia che conta più di 460 aziende imbottigliatrici, quasi 25mila ettari, più di 8.354 aziende viticole e ha chiuso il 2019 con 95 milioni di bottiglie prodotte, (19% in più sul 2018) – . A trainare il settore è il Nero d’Avola con un decremento delle bottiglie pari al 5 per cento. Tiene il Grillo con un -13% rispetto al calo di imbottigliato del 17% dei vini bianchi in totale».
Fonte: Il Sole 24 ore.com