Dal 13 al 15 ottobre le referenze della giovane denominazione veneta saranno messi in assaggio in Piazza Bra
Saranno le profumate bollicine dell’Arcole Bianco Spumante DOC assieme alla potenza dell’Arcole Nero DOC, a dare il ben venuto ad appassionati e wine lovers che dal 13 al 15 ottobre passeggeranno per piazza Bra, all’ombra dell’Arena, in occasione di Hostaria Verona.
Quanti lo vorranno potranno infatti scegliere di sostare allo spazio del Consorzio Arcole DOC, posizionato nella piazza simbolo della città scaligera e degustare le differenti interpretazioni enologiche presentate per l’occasione.
La Doc Arcole nasce nel 2000 per valorizzare il patrimonio storico e vitivinicolo tra il Veronese e Vicentino. È senza dubbio una denominazione giovane se confrontata con le altre Doc veronesi; tuttavia, proprio per la sua particolare conformazione, negli anni ha fatto registrare una costante crescita dell’apprezzamento da parte dei consumatori.
Tra le produzioni più rappresentative vi è senza dubbio l’Arcole Nero (alla raccolta delle uve segue un parziale appassimento e affinamento in barrique), a cui si affiancano l’Arcole Spumante Bianco, il Pinot Grigio (da quest’anno anche nella versione Superiore), sia bianco che rosato, seguiti da Chardonnay e Merlot.
La denominazione dell’Arcole ha saputo evolvere nel tempo e crescere sul fronte della qualità facendo percepire il vino Arcole come prodotto rappresentativo e identificativo dell’area.
“Produrre vini Arcole Doc oggi – evidenzia Stefano Faedo, presidente del Consorzio – significa prima di tutto essere consapevoli di operare da protagonisti nell’ambito della viticoltura veneta, avendo alle spalle la grande cultura enologica veronese. La naturale conformazione dei suoli poi, particolarmente vocati all’impiego di mezzi meccanici ad alta precisione, ci permette di operare nel perfetto rispetto dell’ambiente agricolo, assicurando produzioni costanti, in termini di numeri e qualità. Da aggiungere infine, quale punto a favore della denominazione, la giovane età dei vigneti”.
Fonte: Consorzio Arcole Doc