Anche i prosciutti potranno beneficiare della programmazione produttiva, la misura prevista per i formaggi dop recentemente approvata nel pacchetto latte dal Parlamento europeo. «Sono ottimista circa l’estensione della misura ai prodotti Dop a lunga stagionatura, ha detto il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, intervenendo alla presentazione, a Roma, dell’Atlante Qualivita Food&Wine 2013. «Le premesse ci sono tutte quindi perché dalle prossime discussioni i prosciutti Dop beneficino della programmazione produttiva». Prodotti Dop, che insieme alle Igp, dal I’ luglio diventano digitali grazie al formato e-book dell’Atlante Qualivita che sbarca su Amazon e Apple. Sette volumi scaricatili singolarmente che raccolgono le 775 schede prodotto delle Dop, Igp e Stg italiane suddivise per Food e Wine, dettagliatamente descritte per caratteristiche, metodo e zona di produzione, tipologie disponibili sul mercato e modalità di confezionamento. «Le denominazioni di origine sono troppe. E necessario razionalizzarle » ha sostenuto Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc. «Il nostro è un patrimonio ricchissimo ma rischiamo che molti dei prodotti restino nascosti a vita nonostante il riconoscimento di qualità certificata» ha spiegato poi a ItaliaOggi. «Razionalizzare le dop non significa cancellare le denominazioni ma proporle in modo più semplice e organizzarle secondo le necessità del mercato». Un esempio? «Le soluzioni organizzative e anche normative ci sono. Si potrebbe pensare a un unico cappello che raggruppi un certo tipo di denominazione e poi sotto questo cappello individuare le sottozone dei singoli prodotti. O anche accorpare le denominazioni più piccole con quelle più grandi. Ma questa è una scelta che spetta ai produttori, l’obiettivo è solo presentarsi in modo più efficace sul mercato e all’estero». Che il numero delle Dop sia cresciuto in modo esponenziale è stato rimarcato anche da Mauro Rosati, autore dell’Atlante. «Abbiamo molte denominazioni e soprattutto troppi sistemi di certificazione», ha spiegato Rosati. «È difficile far capire ai consumatori come funzionano 440 sistemi di certificazione e 775 prodotti Dop e Igp».
20130619_Italia_Oggi_1.pdf
