Gabriella Murgia assessore dell’Agricoltura e Riforma Agropastorale della Regione Sardegna, racconta a Consortium come i Consorzi di tutela siano i veri pilastri dei regimi di qualità alimentare DOP IGP per il delicato ruolo di promozione e protezione che svolgono.
In Sardegna il patrimonio enogastronomico vanta il riconoscimento di 41 prodotti di qualità: 6 DOP e 2 IGP nel comparto agroalimentare e ben 33 IG nel settore vitivinicolo (18 DOP e 15 IGP). La Sardegna ha inoltre ottenuto il riconoscimento di una bevanda spiritosa ai sensi del Regolamento (CE) n. 110/2008 – il Mirto di Sardegna IG. La regione conta anche 222 PAT, prodotti agroalimentari tradizionali e l’Indicazione Geografica facoltativa di qualità, “prodotti di montagna”, utilizzata da circa 50 operatori. Inoltre, è in corso l’istruttoria comunitaria per il riconoscimento della IGP per un altro prodotto trasformato, le Seadas di Sardegna IGP.
Assessore Murgia, l’offerta agroalimentare della Sardegna è molto ricca, che ruolo hanno le produzioni DOP IGP?
Le produzioni con marchio di origine hanno un’importanza fondamentale per la nostra economia. È noto il ruolo svolto dalla DOP del Pecorino Romano nell’economia agricola regionale, ma anche le altre DOP hanno un potenziale di crescita molto alto. Vale la pena sottolineare che la Sardegna detiene il primato italiano per numero di operatori coinvolti nella Dop economy nel comparto carni fresche e formaggi. Ci sono importanti margini di espansione sul mercato interno italiano, ma al contempo è necessario rafforzare l’orientamento verso i mercati esteri.
Negli ultimi anni sono cambiati alcuni atteggiamenti del consumatore che oggi è molto più attento e informato su quello che porta in tavola. Quali sono le sue richieste?
Qualità, legame con il territorio e sicurezza alimentare: sono requisiti che caratterizzano i prodotti made in Sardegna, richiesti e apprezzati dal consumatore. La Regione Sardegna sta investendo molto nel potenziare il legame tra prodotto e territorio, partendo proprio dalla grande offerta delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole con progetti di valorizzazione territoriale attraverso azioni coordinate. Il consumatore deve ancora acquisire una maggiore conoscenza e consapevolezza del significato che si cela dietro queste certificazioni. L’obiettivo è favorire la corretta informazione dei consumatori e dell’opinione pubblica riguardo al valore delle produzioni certificate attraverso campagne informative appositamente studiate e impegnandoci sempre di più nella difesa dei nostri marchi dalle contraffazioni con opportune normative ma anche mediante campagne informative.
Quali sono le azioni della Regione Sardegna a sostegno della promozione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli?
La tutela e la valorizzazione delle produzioni di qualità sono priorità della Regione Sardegna perseguite attraverso diverse misure di sostegno. Nel 2022, con la ripresa in presenza del Vinitaly, la Regione ha finanziato la partecipazione della Collettiva Sardegna con 71 aziende vitivinicole che rappresentano le eccellenze del settore. Negli ultimi due anni è stato stanziato circa 1 milione di euro per azioni di informazione e promozione delle DOP IGP svolte dai Consorzi riconosciuti dal Mipaaf per la tutela delle denominazioni di qualità. Inoltre sono state stanziate ulteriori risorse a sostegno delle aziende sarde che intendono partecipare alle fiere di settore e per azioni informative sui prodotti di qualità per 400.000 euro. Attraverso il Programma di Sviluppo Rurale sono stati assegnati nel periodo di transizione verso la nuova programmazione 2021-2023 ulteriori risorse per le attività di informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità svolte nei Paesi UE dai Consorzi di tutela e dalle associazioni di produttori (sottomisura 3.2), per cui a breve ci sarà il nuovo bando della misura con uno stanziamento di 800.000 euro. Mentre con la sottomisura 3.1 le aziende agricole sono state sostenute per 1,5 milioni di euro attraverso il rimborso dei costi di certificazione per la partecipazione ai regimi di qualità con bandi annuali di cui l’ultimo in uscita a breve. Infine, i pilastri dei regimi di qualità alimentare DOP IGP sono i Consorzi di tutela che le istituzioni devono sostenere in quanto rivestono un’importanza enorme per la promozione e tutela dei prodotti certificati. È attiva una misura di aiuto regionale per l’avviamento dei Consorzi di tutela delle DOP IGP al fine di promuovere e stimolare la competitività delle filiere agroalimentari di qualità.
A cura della Redazione
Fonte: Consortium 2022_02