Pubblicato uno studio del Dipartimento TESAF dell’Università di Padova sul ruolo delle IG come promotore dello sviluppo locale nelle aree interne.
Lo studio di Francesco Pagliacci e Francesco Fasano, del Dipartimento del Territorio e Sistemi Agro-forestali (TESAF) dell’Università di Padova, pubblicato su Bio-based and Applied Economics, analizza le Indicazioni Geografiche come strumento per favorire lo sviluppo economico delle aree interne (o rurali), proprio attraverso la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di alta qualità.
Questo studio prende in considerazione i prodotti agroalimentari DOP e IGP registrati in Italia dal 2014, in relazione al numero di indicazioni geografiche che ciascun Comune italiano può produrre e ne analizza i dati attraverso modelli statistici.
I risultati suggeriscono che le IG rappresentano una risorsa non pienamente sfruttata nelle aree interne, poiché esiste una grande quantità di risorse naturali e di prodotti agroalimentari tradizionali che non beneficiano della tutela delle IG. Secondo lo studio, oltre alla lontananza geografica, altri fattori che potrebbero ostacolare il processo di sviluppo locale sono la mancanza di impegno politico a livello locale e la portata limitata del capitale sociale, viene suggerito quindi un intervento politico più efficace.
Punti salienti della ricerca:
– La registrazione delle IG può promuovere lo sviluppo economico nelle aree interne.
– La lontananza dai grandi centri urbani influisce negativamente sulla registrazione delle IG nei Comuni italiani.
– Anche le caratteristiche socioeconomiche dell’agricoltura e le differenze regionali giocano un ruolo nello sviluppo.
– I decisori politici dovrebbero favorire la registrazione delle IG nelle aree interne.