Una storia antica che racconta di una terra dove l’artigianalità, la tradizione, il gusto e la maestria si fondono per dare vita a un prodotto unico nel suo genere: il prosciutto di Norcia IGP.
Tutto ha inizio secoli fa, quando gli abitanti della Valnerina venivano riconosciuti proprio per la loro abilità nella lavorazione della carne suina.
Le antiche pratiche artigiane sono ancora oggi alla base della lavorazione del prosciutto di Norcia IGP: un prodotto genuino, che non presenta né conservanti né additivi, completamente naturale e per questo adatto a tutte le generazioni. La storia del prosciutto di Norcia è quindi strettamente legata a quella del suo territorio: un luogo incontaminato, rispettoso della natura e delle proprie tradizioni. Un luogo autentico. Medesima autenticità che ritroviamo nei profumi e nel sapore di questo prodotto IGP, figlio di un’accurata selezione dei capi che seguono un’alimentazione di qualità e precise tecniche di allevamento, a cui si aggiunge un`importante lavorazione artigianale e un`attenta conservazione delle carni. Abilità e tradizioni tramandate di padre in figlio con attenzione e cura.
[…]
La parola al Presidente del Consorzio Pietro Bellini
Il Consorzio di Tutela dell’IGP del Prosciutto di Norcia ha raggiunto grandi traguardi. Grazie al contributo del PSR Umbria 2014-2020, misura 321 (fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale misura 321, l’Europa investe per le zone rurali), e grazie al duro lavoro e alla caparbiet ” dei soci, il Consorzio di Tutela ha acquisito una nuova immagine a livello nazionale.
“In questi ultimi anni – afferma il Presidente Pietro Bellini – il Consorzio ha raggiunto traguardi importanti sul piano della promozione del Prosciutto IGP di Norcia, ma soprattutto, siamo orgogliosi di affermare che si tratta di un percorso intrapreso in tempi molto rapidi. Ci siamo dati da subito una struttura organizzativa, abbiamo lavorato in sinergia con operatori del settore per sviluppare delle precise strategie di marketing, rilanciando l’immagine del prodotto e individuando nuove opportunità di mercato. Nonostante sia stato messo alla prova prima dal sisma e successivamente dalla pandemia, – prosegue Bellini – questo territorio si è dimostrato forte e coeso nella difesa della propria economia e dei propri valori culturali. Il nostro Consorzio rappresenta un punto di riferimento per un futuro di nuove opportunità, sia in termini di reddito che di turismo e di vivibilità. Il successo è tangibile se si pensa che negli ultimi 5 anni la produttività è raddoppiata e sono cresciuti gli investimenti in termini di innovazione”.
[…]
Fonte: Corriere dell’Umbria