I giovani scelgono una nuova forma di promozione della cultura agricola nel segno della tradizione.
La prima piattaforma italiana di social farming si chiama ‘Coltivatori di Emozioni’ e ha già creato una rete
Ogni sostenitore riceve un box di prodotti e genera buoni-lavoro da 10 euro a favore dell’azienda scelta
Federica Guerrieri, 34 anni, stava bene in Australia, ma ha deciso di tornare nel Salento, a Novo, li, per farsi i ‘cavoli suoi’. Letteralmente: broccoletti, cavolfiore, verza… Ottenuta la laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica ha deciso di cambiar vita e trasferirsi dall’altra parte del mondo. Un anno lontano da tutto e tutti. Ha lavorato come cameriera, lavapiatti, aiuto cuoco e pasticciera. Per approfondire l’arte della pasticceria è tornata per 6 mesi in Italia per poi rientrare in Tasmania, a Hobart, e lavorare lì per due anni tra cioccolato e pan di Spagna.
Tre anni fa, con il desiderio di tornare a casa, ha deciso di cominciare ad affiancare il padre Pasquale nella loro impresa agricola. Dopo due anni trascorsi a districarsi tra la burocrazia che c`è dietro un’azienda, durante la quarantena ha cominciato a coltivare l’orto della masseria (a breve aprirà un piccolo punto vendita) per la produzione di verdure e ortaggi con consegna a domicilio. Poco conosciuto al Sud, Federica ha iniziato la coltivazione del cavolo nero toscano. È promotrice di un’agricoltura naturale, che segua l`alternanza delle stagioni e il riposo dei terreni.
Con i piedi nella terra c’èanche Viviana Leo, 26 anni, che dopo la laurea in Architettura del paesaggio ha deciso di dedicarsi completamente ai 5 ettari di terreno coltivati già dal nonno a Sutri. I suoi studi le hanno permesso di avere un approccio all’agricoltura che comprendesse sia la progettualità legata alla creazione di un orto, sia i processi biochimici del terreno e dell’ambiente. Il 23 aprile del 2020, durante il lockdown, Viviana cresciuta ‘con i piedi nella terra’ ha deciso di supportare le persone più fragili e in difficoltà, cominciando con le prime consegne dei prodotti dell’orto, tutti prodotti di stagione: spinaci, bieta, aromatiche. Decisa a riprendere in mano la coltivazione del fagiolo La Regina, specialità tipica di Sutri, ha scoperto che il seme più antico e integro era proprio quello del nonno.
Adesso sta studiando per cominciare la coltivazione con la tecnologia delle serre idroponiche: una metodologia utilizzata in Olanda per i pomodori, che potrebbe agevolare la crescita del fagiolo molto sensibile alle variazioni climatiche. Ma la sua vera passione, confessa, sono le oche da cortile. C`è Chiara Battistini, 37 anni. Prima lavorava nel marketing di una multinazionale e poi ha deciso di recuperare il casale di famiglia a Monte San Pietro, borgo dell’Appennino bolognese, tra calanchi, boschi e vigne. È qui che, nei campi di Casa gallona, Chiara si dedica alla semina e alla raccolta di un prezioso grano antico.
Esempi. Di vita e di coraggio. Scelte, svolte. Sono tante le storie raccolte da ‘Coltivatori di Emozioni’, la prima piattaforma italiana di social farming che ha creato una rete di agricoltori e sostenitori delle tradizioni contadine. Tutto questo, attraverso un gesto di solidarietà: l`adozione a distanza dei coltivatori e della loro cultura agricola (…).
Fonte: Corriere della Sera – Buone Notizie