Il Sole 24 Ore
Accordo Stato-Regioni sulla ripartizione del budget 2014-2020 per lo sviluppo rurale. Più risorse a Emilia-Romagna e Lombardia. Il 40% del plafond al Sud. Governo e regioni hanno raggiunto nei giorni scorsi l’intesa sulla ripartizione dei fondi comunitari per lo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020. Un budget che da 9,4 sale a oltre 18,6 miliardi con il cofinanziamento nazionale dei programmi regionali. La quota a carico della Ue varierà dal 43,12% delle regioni dell’obiettivo competitività al 60,5° delle regioni «convergenza».
Una diversificazione proposta dal ministero delle Politiche agricole «in modo da premiare le regioni più performanti» nella spesa dei fondi comunitari 2007-2013. Il valore complessivo dei fondi per i prossimi sette anni sale inoltre a 20,85 miliardi considerando i 2,2 miliardi di euro riservati alle misure nazionali, nel settore della gestione delle crisi (1,64 miliardi per finanziare il ricorso degli agricoltori alle polizze assicurative), delle infrastrutture irrigue (300 milioni destinati al piano irriguo) della biodiversità animale (200 milioni) e al finanziamento della nuova rete rurale, il programma di assistenza tecnica e monitoraggio del ministero all’intera programmazione della nuova Politica agricola, a cui vanno poco più di 100 milioni.