Corriere Fiorentino
Sono conosciuti persino oltre oceano: Siro Maccioni al suo ristorante Le Cirque di New York serve solo Fagioli di Sorana IGP. Il fagiolo tipico del paesino del pistoiese conquista i grandi chef grazie al suo «sapore eccezionale» spiega Mauro Carreri, coltivatore amatoriale e presidente dell’associazione «II Ghiareto» che riunisce piccoli produttori di questo prodotto tradizionale di Pescia (www.fagiolodisorana.org). «Il Fagiolo di Sorana IGP viene seminato in un terreno povero di calcio, ha una buccia sottilissima che quasi non si sente così ne se apprezza ancora di più il sapore», racconta Carreri. Il fagiolo di Sorana, tenero e delicato, ha una buccia sottile e liscia che dopo una cottura adeguata diviene impercettibile
e si fonde completamente con la polpa. Oltre al tradizionale fagiolo bianco detto «piattellino», che ha ottenuto nel 2002 il marchio europeo Igp, i soci della onlus hanno recuperato anche un’antica varietà rossa dal sapore più rustico e intenso, che viene coltivata sul greto del fiume. I fagioli vengono seminati in terreni ghiaiosi e sabbiosi (il ghiareto), poco assolati, vengono fatti seccare sulle piante e poi raccolti. L’associazione, nata nel 1999, promuove la valorizzazione e la tutela del fagiolo di Sorana e del suo territorio di produzione ed è impegnata nel recupero dei prodotti tipici autenticamente di «nicchia», insieme a tradizioni, antichi mestieri e vecchi sapori della valle e promuove ogni anno il premio Il Fagiolo d’oro.