Nel lockdown vendute 15mila tonnellate di Culurgionis d’Ogliastra IGP in più sul mercato nazionale. Arra, Presidente del Consorzio: «Il nostro prodotto è sulla bocca di tutti».
I Culurgionis d’Ogliastra IGP, simbolo dell`ogliastrinità, registrano un incremento dell`export del 5% in un anno. Complice della crescita è stato il periodo del lockdown che ha segnato un nuovo adattamento alla vita e che ha visto aumentarne il consumo benché si sia registrato un crollo di vendite ai ristoranti pari al 45 per cento.
L`area che ha fatto registrare il boom di acquisti è quella del nord Italia, con la clientela più vasta riferita alle catene commerciali dell`alimentare.«115 per cento in più significa un incremento di 15 tonnellate di prodotto», dichiara Vita Arra, 58 anni, presidente del Comitato Culurgionis d`Ogliastra Igp.
La soddisfazione L`aumento del suo gradimento tra le tavole degli italiani, soprattutto quelli che a bitano al nord del Paese, conferma i culurgionis come alimento sempre più apprezzato, ma soprattutto conosciuto anche in territori dove fino a qualche tempo fa il fagottino neanche veniva preso in considerazione dai grossisti del settore alimentare. La svolta è avvenuta dopo il 2016, proprio con il marchio IGP.
«E proprio il caso di dirlo: ora i culurgionis sono sulla bocca di tutti», afferma Arra. «Il marchio ha dato al prodotto Culurgionis d’Ogliastra IGP una visibilità enorme e le vendite sono in progressivo aumento, «Come azienda registriamo un incremento della produzione di 15 mila chili rispetto al 2019. Parliamo di un 5 per cento in più, dato piuttosto rilevante considerando che paghiamo un calo del 45 per cento di vendite ai ristoranti.
Fonte: L’Unione Sarda