I Direttori e Presidenti dei Consorzi di Tutela delle DOP IGP italiane commentano il testo definitivo del nuovo Regolamento UE relativo ai vini, alle bevande spiritose e ai prodotti agricoli a Indicazione Geografica approvato oggi, 28 febbraio 2024, dal Parlamento europeo riunito in seduta plenaria.
Il Sistema delle DOP IGP italiane riunisce 296 Consorzi di tutela riconosciuti dal MASAF che operano nel 100% delle province del Paese supportando il lavoro di 200.000 operatori in grado di generare oltre 20 miliardi di euro di valore della Dop economy italiana.
“Finalmente si sta mettendo un po’ più di chiarezza su un settore saccheggiato da profittatori, millantatori e imbroglioni. E si regimenta una modalità nuova e più garantista nei confronti di chi, per vantaggi diversi, utilizza pratiche svalorizzanti. Inoltre si rafforzano le disposizioni che autorizzano i piani di regolazione dell’offerta che sono inevitabili su prodotti performanti, quelli che ripartiscono solide utilità su tutta la filiera e soprattutto prodotti a lunga stagionatura dove il tempo prolungato è un inevitabile fattore della produzione. Plaudo anche alla facoltà introdotta di velocizzare variazioni temporanee ma necessarie di fronte a emergenze climatiche o geopolitiche sulle razioni alimentari dei prodotti DOP e IGP zootecnici. E infine segnalo come molto positivo, perché necessario, il contrasto alle evocazioni e alle proliferazioni di “prodottelli” che nascono per copiare e rubare spazi ai veri prodotti DOP e IGP”.
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Stefano Berni Direttore Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano |
“La riforma delle indicazioni geografiche pone una grande responsabilità sulle spalle dei prodotti di qualità europei. Offre maggiori tutele, apre ambiti di sviluppo e introduce nuovi ruoli e strumenti per il sostegno dell’azione dei gruppi rappresentativi IG. Questa è una enorme opportunità! Che potrà essere colta con l’azione rapida ed efficace di ministeri e amministrazioni nazionali, con un nuovo protagonismo delle imprese delle filiere IG e soprattutto con la capacità dei “gruppi IG” di mettersi in discussione e rinnovarsi per essere all’altezza dell’opportunità disegnata dal legislatore comunitario”.
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Riccardo Deserti Direttore Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano |
“Con l’approvazione della riforma delle IG, l’Unione Europea, grazie all’impegno di Paolo De Castro, dalla Commissione agricoltura e del Parlamento Europeo, fa un notevole passo avanti sul fronte della valorizzazione e, soprattutto, della tutela delle Indicazioni Geografiche. Ora, resta da vedere come la decisione netta dei co-legislatori in merito alla superiorità delle IG rispetto alle menzioni tradizionali troverà applicazione per i casi precedenti l’entrata in vigore del Regolamento, e se davvero si è compreso come il mancato rispetto di questa gerarchia potrà compromettere la credibilità dei nostri regimi di qualità, oltre alle potenzialità di una efficace tutela – specie nei paesi terzi – del valore delle Denominazioni europee”.
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Stefano Zanette Presidente Consorzio di Tutela della DOC Prosecco |
“Il rafforzamento del ruolo dei Consorzi è la direzione che tutti auspicavamo, perché serve un nuovo protagonismo del mondo consortile, che deve poter far sentire di più e meglio la propria voce, che deve essere sempre più riferimento certo in una congiuntura di grandi cambiamenti, ma anche di grandi e durature incertezze”.
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Pier Maria Saccani Direttore Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP |
“La novità più importante è senza dubbio il principio inserito nel nuovo articolo 26 del nuovo Regolamento che stabilisce con chiarezza che le normative nazionale relative alle definizioni dei nomi dei prodotti non possono in alcun modo creare confusione con le Indicazioni Geografiche registrate. Questa norma tocca il tema molto caldo per il nostro Consorzio dei conflitti in corso generati da alcune normative di Slovenia e Cipro che tentano subdolamente di sdoganare l’uso del nome Aceto Balsamico come definizione di prodotto”.
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Mariangela Grosoli Presidente Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena |
“Tra i punti importanti della Riforma via è il rafforzamento del ruolo dei Consorzi, con il contrasto alle pratiche svalorizzanti e la gestione del turismo DOP, oltre alla maggiore protezione delle IG. Assisteremo ad una maggiore trasparenza verso il consumatore, che è uno dei temi importanti per gli oli di oliva dove abbiamo una grande responsabilità nel raccontare l’olio extra vergine di oliva. Possiamo ora sempre più farlo attraverso gli oli che portano il nome del loro territorio”.
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Giorgio Lazzaretti Direttore Consorzio Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure |
“Tra le novità più positive del nuovo Regolamento accogliamo con particolare favore il notevole rafforzamento della protezione dei nomi dei prodotti ad Indicazione geografica su Internet. Per la prima volta, infatti, l’ambito di tutela delle DOP e IGP viene allargato anche al mondo online, con lo specifico inserimento di siti web e nomi di dominio nella norma relativa alla protezione. In particolare, le Indicazioni Geografiche sono riconosciute come un diritto che può essere invocato per risolvere le controversie relative ai nomi di dominio, impedendo quindi la relativa usurpazione delle denominazioni da parte di utilizzatori non riconosciuti e con finalità fraudolente. La portata di tale tutela è estesa anche ai prodotti presenti online e destinati ad essere esportati in Paesi extra-UE”.
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Stefano Fanti Direttore Consorzio del Prosciutto di Parma DOP |
“La riforma riconosce il ruolo esclusivo dei produttori e degli operatori della filiera all’interno dei consorzi di tutela rafforzando inoltre la capacità di questi ultimi di difendere e promuovere le specificità territoriali, essenziali per la sopravvivenza del tessuto economico anche delle zone di montagna. Sono aspetti fondamentali che costituiscono oggi una garanzia importante per noi agricoltori”.
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Ernesto Seppi Presidente Consorzio Melinda e Apot |
“Tanti aspetti fondamentali nella Riforma. È però sulla sostenibilità unica delle IG che mi sembra opportuno porre l’accento, perchè la riforma sancisce in maniera univoca come la lunga tradizione della presenza delle denominazioni conferisca ai prodotti agricoli protetti una specifica caratteristica di sostenibilità. Per il virtuoso percorso intrapreso molti anni orsono dal Consorzio Vini del Trentino per disciplinari di produzione integrata attenti ad una viticoltura sostenibile ed alla salubrità delle produzioni enologiche, provenienti da uva certificata SQNPI, questo non può che essere un segnale positivo, che va nella giusta direzione”.
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Graziano Molon Direttore Consorzio di Tutela Vini del Trentino |
“I consorzi di tutela, veri motori di sviluppo delle IG, saranno gestiti esclusivamente dai produttori, con maggiori responsabilità incluse la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del turismo, fondamentale per il territorio. Abbiamo introdotto la fascetta di Stato per il Primitivo di Manduria Doc per maggiore protezione. Vigiliamo e tuteliamo la DOP, contrastando plagio, concorrenza sleale e altre pratiche illecite, collaborando strettamente con l’ICQRF. Il nostro impegno è dimostrato da un programma di vigilanza capillare con campionature su scala nazionale, internazionale ed online, condotto da 3 dipendenti. Questo testimonia il costante impegno del Consorzio per garantire la qualità e l’autenticità del Primitivo di Manduria”.
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Novella Pastorelli Presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria DOC e DOCG |
“La Riforma mette i riflettori su un tema che, come denominazione, portiamo avanti da oltre venti anni, la sostenibilità. Ci fa piacere che siano stati catalizzati in questo testo le indicazioni, ma anche i principi, per sensibilizzare il mondo produttivo delle IG a quella che è l’agricoltura del futuro”.
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Andrea Rossi Presidente Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano |
“Il turismo enogastronomico rappresenta un asset rilevante per l’economia italiana. Il nostro obiettivo è quello di fare di Roma, meta internazionale di un turismo generalista, anche una destination sotto il profilo enogastronomico, con i nostri vini a fare da fil rouge per un’esperienza di viaggio unica”.
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Tullio Galassini Presidente Consorzio Tutela Vini Roma DOC |
“Con la riforma i trasformatori dovranno indicare in etichetta la percentuale di prodotto IG utilizzato all’interno del prodotto trasformato. Abbiamo accolto con soddisfazione l’introduzione di questa novità legislativa. È positivo anche il fatto che con l’entrata in vigore del nuovo testo unico sarà necessario un utilizzo dell’ingrediente IG sufficiente a caratterizzare il prodotto trasformato e che vi sarà altresì un divieto di utilizzare prodotti comparabili alla IG”.
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Gerardo Diana Presidente Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP |
“In questo momento i Consorzi hanno pochi poteri operativi che permettano di eseguire le funzioni di tutela loro spettanti. Questa riforma va nella direzione giusta, proteggendo le nostre produzioni di eccellenza e promuovendole con più efficacia”.
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Alessandro Nicodemi Presidente Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo |
“L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP da sempre rappresenta uno dei prodotti iconici tra i più conosciuti e con la sua storia millenaria, le sue tradizioni legate alle famiglie modenesi è divenuto un forte attrattore turistico. Il Consorzio in questa ottica ha attivato collaborazioni e partnership importanti con iniziative volte all’incoming diretto sul territorio al fine di far visitare ed approfondire la conoscenza sull’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, massima espressione per storia e tradizione dei prodotti tipici”.
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Enrico Corsini Presidente Consorzio Tutela ABTM DOP |
“Questa riforma permetterà ai Consorzi di agire con prontezza rispetto a quelle che sono le richieste di un mercato in continua evoluzione. I Consorzi avranno un ruolo sempre più centrale, che sicuramente favorirà le aziende associate e fornirà ulteriori strumenti, indispensabili per aiutarle ad essere competitive su asset strategici territoriali. Uno di questi asset è l’enoturismo, su cui il Consorzio Lugana DOP da tempo sta investendo, e per questo motivo crediamo che Turismo Dop ci darà un importante supporto”.
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Edoardo Peduto Direttore Consorzio di Tutela Lugana DOC |
“La Bresaola della Valtellina IGP è al centro di una proposta complessiva di sistema, in quanto parte integrante di esso, catalizzatore di esperienze autentiche, emozionali e positive. Nel fare questo, in una logica di marketing territoriale, promuoviamo l’attivazione di reti e partnership che diventano un moltiplicatore strategico per il nostro prodotto e per l’intera realtà locale, in termini sia di benefici immediati che di ricadute di sistema e logiche di investimenti duraturi. Il ruolo attribuito ufficialmente ai Consorzi di tutela nell’ambito del cosiddetto Turismo Dop pone un sigillo ufficiale ad un percorso già avviato in modo spontaneo, che diviene oggi ancor più autorevole, nella consapevolezza di avere di fronte ancora tanti orizzonti tutti da esplorare“.
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Paola Dolzadelli Coordinatore Consorzio di Tutela Bresaola Valtellina IGP |
“Esprimiamo soddisfazione per la riforma delle DOP e IGP, che potenzia il ruolo dei Consorzi di tutela, soprattutto di quelli a riconoscimento pubblico come il nostro e che, inoltre, aumenta la tutela da imitazioni ed evocazioni per le nostre IG, ad esempio, a livello online e nei confronti dei prodotti composti che usano nelle loro preparazioni le nostre produzioni”.
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Gianluigi Ligasacchi Direttore Consorzio italiano Tutela Mortadella Bologna |
“La nuova riforma contribuisce a premiare l’attività dei gruppi di produttori, rappresentati in Italia dai Consorzi di tutela, riconoscendone il ruolo in termini di valorizzazione e difesa di un interesse di natura collettiva e pubblica. Con questo rafforzamento, si aprono nuovi scenari per la testimonianza della sostenibilità del sistema, vero asset strategico del mondo DOP e IGP, nelle sue dimensioni sociali, ambientali ed economiche. La riforma è un punto di arrivo e, insieme, di partenza, che riconosce con chiarezza il valore del percorso virtuoso fino ad oggi compiuto dai Consorzi di Tutela e punta con decisione ad abbracciare scelte che stringono sempre più un patto di trasparenza tra produttori e consumatori”.
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Flavio Innocenzi Direttore Consorzio Tutela Formaggio Asiago |
“Diversi sono i punti che condividiamo di questa Riforma, a partire dal rafforzamento della figura dei Consorzi di tutela, estendendo anche il diritto di poter esercitare l’Erga Omnes, ma soprattutto valorizzando il concetto di interprofessionalità della filiera, uno strumento che sicuramente potrà aiutare a rendere più giusta la remunerazione su tutti i soggetti che costituiscono la filiera. Naturalmente dal punto di vista della protezione le nuove misure, soprattutto quelle previste sull’on-line e relativamente alla giurisdizione extra-Ue, sono fondamentali per denominazioni come la nostra o altre in Italia. Infine la Riforma ha per la prima volta introdotto ufficialmente il concetto di “turismo delle Indicazioni Geografiche”, iniziativa che portiamo avanti da anni per valorizzare un territorio già patrimonio UNESCO, in modo da ricevere una sempre maggiore attenzione a livello comunitario”.
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Lorenzo Barbero Presidente Consorzio per la Tutela dell’Asti |
“Con l’approvazione della riforma della normativa che regola le Indicazione Geografiche, l’Unione europea ha aggiornato ed adeguato il precedente Regolamento n.1151/2012 in materia. La riforma – che ha certamente mantenuto le priorità dell’Unione sui prodotti di qualità – non è stata però particolarmente innovativa soprattutto per quanto riguarda le IG italiane, che da diversi anni godono di un particolare regime legislativo nazionale che concerne già molto di quanto contenuto nella riforma europea del 2023. Per il nostro Paese tale risultato conferisce sicuramente grande prestigio e valore al sistema italiano delle IG che ha precorso i tempi e che ha ispirato anche la nuova normativa europea in materia. Se da un punto di vista generale si può dunque sintetizzare che l’Europa in tema di IG ha seguito la “via italiana”, dall’altro lato si può anche evidenziare come la novella legislativa comunitaria abbia effettivamente migliorato taluni ambiti soprattutto in termini di diritti in capo ai consorzi e ai marchi consortili. In particolare, la definizione relativa al portato giuridico della IG inserita a ragione nell’ambito dei diritti di proprietà intellettuale, e che ha previsto anche la facoltà di patrimonializzare a bilancio il valore del marchio e della denominazione. Altri passaggi rilevanti riguardano il consolidamento di alcune procedure già in essere, come per esempio la conferma del valore dei Piani di regolamentazione dell’offerta che diventano strumenti organici e protratti nel tempo per molti settori delle IG, nonché il rafforzamento del ruolo dei consorzi negli ambiti della sostenibilità e della promozione turistica dei territori in cui insistono le produzioni tipiche. La riforma comunitaria potrebbe ora costituire lo spunto per una norma, molto mirata a livello nazionale, prevedendo, per esempio, per gli attuali sodalizi tra i produttori (i consorzi) uno status giuridico più adatto al contesto economico, anche utilizzando forme societarie più complesse ed attuali”.
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Mario Cichetti Direttore Consorzio del Prosciutto di San Daniele |
Fonte: Qualivita