il Sole 24 Ore
Macchinari e meccanica continuano a crescere oltreconfine a dispetto della crisi Per il comparto alimentare i ricavi internazionali balzano dell`8% nel semestre. Alessandra Benedetti, imprenditrice nel settore dei macchinari per legno, ha appena perso in Sudamerica una commessa da due milioni, lasciata alla Germania per le difficoltà di finanziare e assicurare il credito a tassi concorrenziali. È uno dei tanti pegni che le aziende pagano al sistema Paese, in grado di sostenere solo in parte la nostra performance oltreconfine. Che pure rimane formidabile, con alcuni settori ancora in crescita nonostante la progressiva frenata dell’economia globale, Brics inclusi. La meccanica resta la punta di diamante del made in Italy, con macchinari a garantire un surplus commerciale di ben 31 miliardi. Merito anzitutto dei beni strumentali, dove l`effetto combinato della frenata del mercato interno e la crescita dell`export porta la quota di vendite oltreconfine a superare in alcuni settori 1`8o%. Nel caso della Imal di Alessandra Benedetti si arriva addirittura al 90%, con una spinta rilevante in arrivo in questi mesi in particolare dagli Stati Uniti.