Si chiama agricoltura di precisione, garantisce qualità e risparmi. Al via con Siena Food Lab un progetto pilota per 60 aziende e una Academy per studenti
Hanno cominciato con le vigne. Adesso sono partiti anche con gli ulivi. Tra poco sarà la volta dei cereali. Calcolando col computer l`acqua esatta che gli serve, non una goccia in più né una in meno. Con droni che misurano la luce, sensori per capire se l`ultima pioggia è stata troppo acida, software gestionali per il massimo raccolto con il minimo spreco: a parte l`acqua, che per l`ambiente è il risparmio più importante, vuol dire il venti per cento in meno sia sui tempi di lavoro sia sui costi in generale.
È l`agricoltura di precisione, bellezza, e altro che fermarla: il Ministero per le politiche agricole si era dato l`obiettivo di far sì che i suoi strumenti venissero adottati almeno da dieci aziende italiane su cento e finora siamo a quattro.
La buona notizia però è che in provincia di Siena gli stanno dando una bella spinta in avanti: è appena iniziata infatti la seconda fase del progetto Siena Food Lab, percorso di «formazione e trasferimento tecnologico» organizzato dal Santa Chiara Lab dell`Università di Siena e da Fondazione Mps che a pieno regime, da solo, di aziende ne coinvolgerà sessanta in modo diretto e già impegnato «sul campo» più tutte quelle che attraverso i propri tecnici vorranno seguire i seminari aperti della «Academy» online legata alla stessa iniziativa.
La filosofia che ci sta dietro è semplice: «Intendiamo creare – sintetizza Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab – un ponte tra la ricerca e il mondo delle imprese agroalimentari. E dare così un contributo concreto alla crescita sostenibile del territorio».
Non solo di questo territorio, anzi: «11 progetto Siena Food Lab vuole essere un`iniziativa pilota sottolinea Carlo Rossi, presidente della Fondazione – da esportare a livello nazionale per promuovere la digitalizzazione delle imprese agricole».
Fonte: Corriere della Sera