Le Figaro
Storicamente l’elaborazione di una bottiglia di champagne era un affare complicato e misterioso, gestito dai responsabili del commercio. In modo naturale, i viticoltori portavano ai negozianti le loro uve e questi si occupavano di tutto il resto, cioè di elaborare il vino e di attraversare il mondo per vendere questo bevanda così singolare. Il liceo viticolo dello Champagne ha aperto le sue porte a Avize nel 1927 e si è da sempre impegnato a diffondere queste tecniche complesse d’elaborazione tra diverse generazioni di studenti. Ma le abitudini hanno vita dura; numerosi viticoltori preferiscono sempre più accontentarsi di coltivare le loro vigne senza occuparsi dell’elaborazione del vino e ancora meno della sua vendita, restando ancorati ad un sistema tradizionale ed antico come il loro mestiere.