Dal Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena arriva la conferma che gli italiani sceglieranno ancora una volta i cibi della tradizione e della tipicità per le Festività natalizie. Si stima infatti che il 70% degli italiani sceglierà Zamponi e Cotechini Modena IGP, per un giro d’affari stimato al consumo di circa 40 milioni di Euro.
Sulle tavole degli italiani andranno circa 7,5 milioni di pezzi di Zamponi e Cotechini Modena Igp: 2,1 milioni di Zamponi Modena IGP e 5,4 milioni di Cotechini Modena IGP, per un quantitativo totale di quasi 5 milioni di Kg. “Zampone e Cotechino Modena sono prodotti consumati principalmente durante il periodo delle festività di fine anno. Siamo soddisfatti però di rilevare che, soprattutto per quanto riguarda il Cotechino Modena, il suo utilizzo è in aumento anche negli altri periodi dell’anno. Questo grazie ad una intensa e incisiva campagna stampa promossa dal Consorzio sulla destagionalizzazione del prodotto che ha portato anche alla realizzazione di due ricettari scaricabili dal sito http://www.modenaigp.it/” ha affermato Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena.
Inoltre lo Zampone Modena e il Cotechino Modena, secondo i risultati della recente ricerca sui valori nutrizionali dei salumi condotta dall’INRAN, sono prodotti più magri rispetto a vent’anni fa. È diminuita notevolmente la componente dei grassi, -34% (quelli saturi – 38%), il sale è sceso dell’8%, mentre le proteine sono aumentate del 12%. Inoltre sono prodotti ricchi di proteine nobili e forniscono circa 260 kcal per etto, meno di un piatto di pasta scondita ed equivalenti a quelle di una mozzarella. E sono quindi perfetti per rientrare a pieno regime in una dieta alimentare equilibrata e varia. “Il tradizionale legame tra Cotechino, Zampone e le Feste di Natale e Capodanno – spiega Ferrari – nasce come conseguenza della tradizione contadina di sacrificare il maiale a partire dal giorno di Santa Lucia (13 dicembre).
Tra i prodotti del maiale da consumare in un breve lasso di tempo, ovvero tra quei prodotti che al contrario di salami e prosciutti non necessitano di un processo di stagionatura, Cotechino e Zampone sono sempre stati considerati prodotti particolarmente pregiati. Venivano quindi riservati proprio per le feste, accompagnati dalle altrettanto pregiate lenticchie. La presenza del Cotechino e dello Zampone anche sulle tavole dei nobili è confermata da alcune ricette tradizionali che prevedono di accompagnare questi prodotti con lo Zabaione, una crema che, dati i suoi ingredienti – uova, zucchero, vino liquoroso -, era destinata alle tavole dei più abbienti”. Lo scorso 2 dicembre lo Zampone Modena e il Cotechino Modena sono letteralmente “scesi in piazza” a Mirandola, nel modenese, per una manifestazione a sostegno del territorio e dell’economia locale, seriamente colpito dal terremoto del mese di maggio. Spettacoli teatrali, presentazioni di ricette proposte dal pubblico, show cooking del grande chef Massimo Bottura ed una serata di beneficenza hanno contraddistinto una giornata interamente dedicata alle due IGP, all’insegna del gusto e della tradizione.
Lo Zampone e il Cotechino risalgono al XVI secolo e precisamente agli inizi del ‘500 come si evince dagli scritti del medico e storiografo Marco Cesare Nannini. Avrebbero fatto la loro prima apparizione nel 1511 a Mirandola (MO), quando la città venne assediata dalle milizie di Papa Giulio II. In quell’occasione i Mirandolesi si sarebbero ingegnati, per non consegnare i propri maiali agli invasori, ad insaccare la carne di maiale nelle zampe, decretando la nascita dello zampone, e successivamente nel budello, dando origine al cotechino.
Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena
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