Italia batte Germania, Regno Unito, Francia e Spagna in «green economy». Lo Stivale ha ottenuto il 1° posto, all’interno del gruppo composto dalle cinque principali economie europee, che sono state esaminate in relazione a una serie di temi ambientali strategici: dalla riduzione dei gas serra alla diffusione delle rinnovabili, dall’efficienza energetica al riciclo dei rifiuti, dall’eco-innovazione alla mobilità sostenibile, fino all’agroalimentare di qualità ecologica.
Sotto questo profilo, in particolare, l’Italia si colloca, ben al di sopra della media, al 1° posto in Europa per prodotti agroalimentari certificati per qualità e tracciabilità. E, con 1,4 milioni di ettari coltivati con criteri biologici, al 2° posto, dopo la Spagna, per superficie coltivata biologica. E quando emerge dalla Relazione sullo stato della green economy (dal titolo «L’Italia in Europa e nel mondo») presentata ieri nell’ambito della quinta edizione degli Stati generali della green economy, che ha preso il via all’interno di Ecomondo, la 20″ Fiera internazionale del recupero di materia e di energia e dello sviluppo sostenibile che si svolge a Rimini dall’8 all’U novembre 2016.
Per quanto riguarda l’agricoltura green, nel 2015, su 1.292 prodotti con certificazioni (DOP, IGP e STG) riconosciute a livello europeo, 278 (il 19%) erano italiani: al 1° posto della Ue28. Il valore dei prodotti certificati nel 2014 ha raggiunto in Italia circa i 13,4 miliardi di euro (Fonte: Rapporto Ismea-Qualivita).
Fonte: Italia Oggi