Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano, da sempre sensibile al tema della sostenibilità dell’ambiente, da tempo tratta questo tema attraverso diversi studi con approcci e metodologie mirati al fine di valutare l’impatto ambientale dell’intera filiera produttiva.
Che il Grana Padano DOP fosse buonissimo di sapore si sapeva già. Ma se è facile conoscere (o sperimentare) tipi di stagionature e abbinamenti, siete così ferrati anche sulle buone azioni a favore di sostenibilità ambientale, solidarietà e benessere animale che il consorzio del Grana Padano sta portando avanti?
L’impegno di una delle maggiori DOP Italiane (e la prima indicazione geografica in Italia come valore alla produzione, secondo l’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita 2020) è vasto, dura da molti anni ( non da quando è cominciato ad essere di moda parlare di sostenibilità) e con una filiera così ampia (si parla di 129 produttori, 153 stagionatori e 160 tra confezionatori e grattugiatori nelle regioni dettate da disciplinare) può essere anche un ottimo oggetto di studio e fare davvero la differenza.
Le azioni del Consorzio Tutela Grana Padano e quelle dei produttori in primis e dei suoi consorziati sono guidate da 4 principali aree di intervento:
- assicurare il benessere delle vacche produttrici del latte destinato al Grana Padano
- garantire il rispetto dell’ambiente
- divulgare le best practices per migliorare il benessere della persona e prevenire l’insorgere di malattie
- sostenere progetti umanitari in Paesi in via di sviluppo.
Le mucche da cui si produce il latte per questo famoso formaggio devono essere sane e stare bene, non trattate come macchine. Le circa 4.500 stalle che conferiscono latte ai caseifici produttori di Grana Padano DOP lo sanno, e il Consorzio di Tutela pone grande attenzione a questo fattore di sensibilità e rispetto, chiedendo con decisione ai caseifici consorziati di raccomandare alle stalle conferenti, comportamenti rispettosi del benessere animale e procedure di produzione virtuose.
Sostenibilità ambientale. Un impegno che viene da lontano
Tra i progetti messi in campo per migliorare la sostenibilità ambientale, ridurre gli sprechi e aiutare l’ambiente, il Consorzio ha preso parte anche al progetto LIFE TTGG – The Tough Get Going (‘I “formaggi” duri cominciano a giocare’) coordinato dal Politecnico di Milano che mira a ridurre la Pef, Product Environmental Footprint, ovvero l’impronta ambientale. Le misure riguarderanno tutta la filiera, dalla stalla fino alla vendita al consumatore.
Un ambizioso progetto che ha coinvolto tutta la filiera del Consorzio: le stalle, i caseifici, fino al mondo universitario, quello delle start-up e l’Unione Europea, come finanziatrice e arbitro imparziale.
L’obiettivo è orientare lo sviluppo del settore lattiero-caseario in direzione di un miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi, per garantire la crescita e a preservare la qualità in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Fonte: Informacibo.it