“Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto quest’anno nel report di IPSOS, riuscendo a migliorare quello del 2017. Crediamo fortemente nell’importanza del made in Italy ed essendo Grana Padano il prodotto DOP più consumato al mondo, ci sentiamo ambasciatori della qualità e del saper fare italiano a livello internazionale. Siamo convinti, e i risultati lo confermano, che i nostri connazionali capiscano questo nostro ruolo e che condividano i nostri valori. La strada che abbiamo intrapreso è decisamente quella giusta e, dopo aver conquistato il popolo dei Boomers, ora puntiamo ad appassionare sempre più anche i Millennials, che rappresentano il futuro sia per il mercato che per la società in generale”.
Con queste parole Nicola Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio Grana Padano, commenta i risultati dell’indagine “The Most Influential Brands in Italia” condotta da IPSOS, sulla base delle risposte di 4552 adulti residenti in Italia nel dicembre 2017, per valutare la capacità d’influenza dei marchi (italiani e non) sui consumatori. I risultati si sono basati su un campione ponderato per garantire la rappresentatività dell’intera popolazione italiana.
Nel report annuale dell’istituto di ricerca, Grana Padano conquista il 2° posto prendendo in considerazione lo spaccato generazionale dei Boomers con focus sulle aziende food, mentre si posiziona al 9° nella top 20 generale delle preferenze di questo gruppo. Questa fascia, che comprende gli italiani, uomini e donne, di età compresa fra i 52 e i 70 anni, è considerata quella con la maggiore capacità di spesa, che custodisce la memoria storica delle marche e che mantiene con esse delle relazioni altamente emozionali.
Rientra, inoltre, nella top 20 della classifica generale posizionandosi al 17o posto rispetto al panel di 100 brands.
Per determinare il grado d’influenza del brand concorrono principalmente due fattori: la Trustworthy e la Corporate Citizenship, a loro volta divisi in due sottocategorie.
La Trustworthy è la fiducia, ovvero quanto la gente crede in una marca, quanto è disposta a parlarne bene agli altri e quanto è disponibile ad ascoltarla. Rispetto a questo fattore il 57% dei Boomers (a fronte del 26% della media italiana) ritiene Grana Padano un marchio affidabile e il 56% della fascia considerata (a fronte del 23% della media nazionale) ha fiducia piena nella marca.
La Corporate Citizenship rappresenta, invece, quello che la gente si aspetta dal brand. Infatti, il consumatore confida nel fatto che un marchio possa offrirgli qualcosa in più rispetto ad un prodotto, ovvero che riesca a farlo sentire parte di qualcosa di più grande e che, giocando la propria parte nella società, riesca a ispirate un insieme di norme e valore nei quali potersi rispecchiare. Rispetto a questo aspetto il 61% dei Boomers (a fronte del 14% della media italiana) pensa che Grana Padano riesca a farlo sentire italiano, mentre il 22% del gruppo (rispetto al 6% della media nazionale) crede che l’azienda si prenda cura in modo attivo della propria comunità di riferimento.
“Il settore food in Italia – commenta Nicola Neri, Amministratore Delegato IPSOS– ha un particolare valore, forse unico rispetto al resto del mondo. La forza del “made in Italy” e la qualità sono concetti che nel mercato globalizzato devono continuamente essere stressati e sostenuti. Per questo un brand come Grana Padano risulta influente su due dimensioni fondamentali per l’agroalimentare: Trustworthy e Corporate Citizenship, grazie ai quali viene percepito da un lato affidabile e meritevole di fiducia e dall’altro capace di stimolare un senso d’appartenenza nazionale e di prendersi cura attivamente della sua comunità. La difesa delle eccellenze agroalimentari attraverso i consorzi, come quello di Grana Padano, è la strada corretta per costruire una forte identità di marca e uno stretto legame con il consumatore”.
Fonte: Consorzio Grana Padano