La pandemia ha colpito duro il mondo del food, anche se i prodotti DOP e IGP italiani hanno dimostrato di saper reggere bene l’urto: tra questi spicca in particolare il Grana Padano DOP, che nel 2020 è risultato il formaggio DOP più consumato al mondo, confermandosi al vertice della classifica dei prodotti che si fregiano del bollino UE per valore alla produzione.
A sottolinearlo è il 19esimo rapporto Ismea-Qualivita, edizione 2022, che ha analizzato l’andamento della Dop economy nel 2020. In base ai risultati, il Grana Padano DOP ha generato un giro d’affari di oltre 1,3 miliardi di euro alla produzione. In seconda posizione si è invece collocato il Parmigiano Reggiano (1,2 miliardi) e al terzo posto il Prosciutto di Parma (687 milioni di euro).
Secondo il rapporto, il Grana Padano DOP è anche il primo dei prodotti top five a marchio UE sempre per valore, insieme a Parmigiano Reggiano DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Gorgonzola DOP e Pecorino Romano DOP.
Complessivamente i top five della categoria formaggi DOP hanno messo assieme un valore alla produzione di 3,7 miliardi di euro, ossia quasi due terzi del comparto totale fatturato dall’agroalimentare DOP IGP. Secondo il direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, Stefano Berni, il 2020 rappresenta un anno da incorniciare in quanto a consumi di Grana Padano DOP.
Questo grazie al boom di acquisti delle famiglie italiane durante la pandemia da Covid 19 che hanno più che compensato le perdite subite nel canale Horeca, praticamente chiuso per le restrizioni sanitarie. Un trend che ha retto anche nel 2021, anno in cui le performance sono state migliori delle attese e in cui le vendite hanno sostanzialmente tenuto.
Complessivamente sono 56 i formaggi Dop: nel 2020 è aumentata la quantità delle loro vendite in volume, ma è diminuito il valore alla produzione (4,18 miliardi di euro, il 7,8% in meno rispetto all’anno precedente), soprattutto a causa della chiusura del canale Horeca, sia in Italia sia all’estero.
Fonte: la Repubblica