Il Consorzio Grana Padano è partner del progetto LIFE TTGG “The Tough Get Going” , un progetto cofinanziato dal Programma europeo per l’ambiente e l’azione per il clima (Life 2014-2020).
La preoccupazione per l’emergenza planetaria della pandemia da Covid 19 ha fatto crescere in gran parte delle comunità in molti paesi una più forte consapevolezza della necessità di migliorare il rispetto dell’ambiente. Un segnale importante in questa prospettiva potrebbe venire anche dagli Stati Uniti, che con la Cina ha la responsabilità di buona parte delle emissioni inquinanti nell`aria.
L’elezione del nuovo presidente Joe Biden potrebbe riportare infatti gli Usa a rientrare nell`accordo sul clima di Parigi, dopo lo strappo di Trump e il suo via libera all`uso senza limiti dei combustibili fossili. Tra le emissioni dirette di gas ad effetto serra vi sono quelle prodotte dalle attività agricole legate alla produzione alimentare, che sono pari al 10-12% del totale a livello mondiale. Si tratta di quantità significative che impongono quindi di intervenire al più presto per ridurre l’impatto ambientale di un settore importante come il lattiero-caseario. Tuttavia esistono altri elementi di criticità, come l`impoverimento delle risorse idriche, l’eutrofizzazione dell`acqua dolce e marina, l’ecotossicità dell’acqua e il consumo di suolo.
“Crediamo opportuna una valutazione complessiva di questi elementi – spiega il presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, Renato Zaghini – per trovare una risposta che sia altrettanto coordinata per essere risolutiva“.
E su questa strada il Consorzio Grana Padano prosegue nel sostegno del progetto Life Ttgg, impegno condiviso con altri partner europei, a partire dal Comité Interprofessionnel de Gestion du Comté in Francia. Capofila è il Dipartimento di Energia e il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano e vi collaborano l`Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, OriGin Ong per la tutela delle Indicazioni Geografiche (Svizzera), Enersem (Spin off del Politecnico di Milano), Qualivita – Fondazione per la protezione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità, il Cniel – Centre national Interprofessionnel de l`Economie Laitière (Parigi), mentre per il Consorzio di Tutela partecipano 19 tra caseifici, confezionatori e stagionatori e 68 stalle conferenti alla filiera Grana Padano.
“Si tratta quindi di un`alleanza per individuare procedure e tecnologie innovative che possano essere messe a disposizione di tutto il settore lattiero caseario -commenta Zaghini -, perché un problema globale ha bisogno di una risposta globale“. Proprio a conferma della sua rilevanza internazionale, il progetto ha già ottenuto un importante riconoscimento.
Fonte: L’Informatore Zootecnico