DOP e IGP sono i segni distintivi delle eccellenze alimentari dei paesi dell’Unione Europea ed in particolare dell’Italia. Su tutte il Grana Padano DOP, che con 4.932.996 forme prodotte nel 2018 e 3.217.074 già lavorate nei primi sette mesi del 2019, si conferma il prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo, con ben 1.938.328 forme destinate lo scorso anno all’export.
Questa leadership nasce dal lavoro quotidiano di 40mila addetti, che ha il cuore nei 128 caseifici che producono Grana Padano. Per raccontare in ogni passaggio questo lavoro, il Consorzio di Tutela ha avviato un’importante ed impegnativa esperienza a FICO, la Fabbrica Italiana Contadina, creando al suo interno un caseificio con la matricola BO203, che ha così riportato a Bologna, territorio da sempre nella zona di produzione, l’arte e la professionalità dei casari del Grana Padano.
Il successo raccolto tra migliaia di visitatori farà della produzione del Grana Padano DOP della fabbrica a FICO il contributo qualificato e unico che il Consorzio di Tutela porterà dal 30 agosto all’1 settembre a “Identità d’Origine”, la tre giorni che FICO, Fondazione Qualivita, Regione Emilia Romagna e Origin Italia dedicheranno ai prodotti alimentari a certificazione garantita – DOP, IGP e STG – italiane e straniere.
In occasione dell’evento, la produzione di Grana Padano DOP nella fabbrica allestita nel più grande parco al mondo dedicato al cibo e davanti al pubblico e agli ospiti, avverrà quattro volte al giorno, alle ore 10.30, 12.00, 13.30 e 15.00. Venerdì 30 agosto, inoltre, alle ore 13.45, in una tappa del tour che seguirà il convegno in programma al Centro Congressi con ospiti internazionali dedicato a DOP e IGP, per la prima volta nella fabbrica dopo la battitura e i controlli di qualità previsti dal Disciplinare di produzione, una delle forme di Grana Padano DOP stagionata oltre 20 mesi, sarà sancita da un secondo marchio a fuoco “RISERVA”, con le stesse modalità previste per l’apposizione del marchio DOP.
“È un evento significativo – spiega Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano e di Origin Italia, l’associazione italiana dei Consorzi di indicazione geografica –che conferma dopo due anni il valore della scelta impegnativa sul piano economico ed organizzativo di costruire un caseificio permanente in un luogo dedicato alle eccellenze alimentari, dopo il successo dell’esperienza compiuta ad EXPO 2015. Il pubblico ha capito che questa attività è un segno decisamente forte dell’assoluta trasparenza che i caseifici e gli operatori del Grana Padano offrono ogni giorno ai consumatori in ogni passaggio della filiera”.
L’incontro diretto tra produttore e consumatore dà la misura di una chiarezza nella comunicazione e nelle scelte produttive che passa anche dal sempre maggiore rispetto dell’ambiente e del benessere animale e dall’evoluzione costante dei controlli. “Il primato che il Grana Padano DOP ha conquistato e ogni anno migliora a livello internazionale – conclude Baldrighi – impone al Consorzio di Tutela di intensificare a tutto campo la sua attività di valorizzazione e di promozione di un formaggio, che trasforma il 23% del latte italiano, di assoluta e garantita qualità, e di essere protagonista negli eventi che puntano ad ampliare la conoscenza delle produzioni tutelate e garantite”.
Fonte: Consorzio Tutela Grana Padano DOP