“Grana Padano DOP si conferma il prodotto a denominazione più consumato del mondo, con una produzione annua di oltre 4 milioni e 800mila forme, e fa segnare nuovi primati nelle esportazioni che, nel periodo gennaio-ottobre 2016, sono aumentate del +7,55% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Lo ha detto Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano DOP, intervenendo all’assemblea Generale del Consorzio di tutela tenutasi ieri a Sirmione alla presenza dei rappresentanti dei caseifici che fanno parte del Consorzio. Un incontro, quello bresciano, che si è aperto con un momento di raccoglimento in ricordo delle vittime della strage di Berlino. “Una crescita importante – ha proseguito il presidente Baldrighi – che nel solo mese di settembre ha addirittura raggiunto un +14% e compensa il lieve calo del -2% registratosi sul mercato nazionale. Grana Padano DOP a livello internazionale continua a crescere perché il nostro formaggio viene identificato come sinonimo di altissima qualità. Un’eccellenza che – con tutti gli altri 813 prodotti DOP, IGP e STG italiani (Food e Wine) – va difesa e tutelata in ogni sede istituzionale, a partire dall’Unione Europea”. “Per quanto di nostra competenza – ha aggiunto il presidente del Consorzio – proseguiremo a porre in essere, con la consueta solerzia, servizi di controllo e vigilanza, per tutelare consumatori e mercato.
Su questo capitolo l’Assemblea ha approvato un budget 2017 pari a circa 24 milioni di euro di cui 9,5 destinati alle attività verso l’estero, che ormai rappresenta il 38%, e 14,5 per quelle sul territorio nazionale, che continua ad essere il mercato di maggior sbocco”. Guardando poi ad altri dati emersi durante l’assemblea, il direttore generale del Consorzio del Grana Padano DOP, Stefano Berni, ha continuato evidenziando come “tra le tipologie in maggiore crescita ci sia il grattugiato, con un aumento del +8,25%”. “Un incremento – ha spiegato Berni – che dovrebbe far salire a 1.320.000 le forme grattugiate in tutto il 2016, circa 100mila in più rispetto allo scorso anno”. Berni, ha infine rivolto all’Assemblea una riflessione che riguarda l’intero comparto lattiero-caseario italiano: “Per il futuro la risposta ai problemi del settore non è, non può e non potrà essere, l’indiscriminato aumento delle produzioni finalizzato alla riduzione dei costi unitari. L’evoluzione e il futuro devono passare quindi non dalla riduzione dei costi attraverso l’aumento delle produzioni, bensì dalla riduzione dei costi mediante l’ottimizzazione della gestione delle stalle e dei caseifici”.
Fonte: Consorzio di tutela Grana Padano DOP