Alle stalle ha reso dal 15 al 20% in più di quello destinato ai formaggi molli. Il Direttore Berni “Il 2022 sarà un anno da ricordare. Soprattutto per Mantova”.
Produrre il latte per il Grana Padano DOP, agli allevatori, conviene. E nel 2022 è andata meglio del solito, soprattutto per le stalle mantovane. Lo dicono le prime proiezioni sui dividendi delle cooperative del sistema Grana Padano, che concentrano poco meno del 65% della produzione complessiva del formaggio.
A livello di comprensorio, il Grana Padano rende dal 15 al 20% in più rispetto al valore del latte omogeneo (quello derivato da alimentazione a silomais) che ha altre destinazioni, come i formaggi molli o il latte alimentare. Questa differenza di valorizzazione nel Mantovano raggiunge anche il 20%.
“A Mantova questa differenza è maggiore – spiega il direttore generale del consorzio, Stefano Berni – perché le nostre cooperative, spesso fanno solo quello. Non è così altrove: nel Cremonese, per esempio, le cooperative fanno anche altri formaggi come il provolone, che è meno redditizio”. Quando si parla di una differenza del 20% significa che una stalla media che produce 15mila quintali di latte, a 12 centesimi in più al litro ottiene un introito aggiuntivo, in un anno, di 180mila euro.
“Un’enormità” commenta Berni, che sottolinea anche come le stalle del Grana Padano, anche per questo, si siano salvate nonostante la bufera dei costi: il 2022 è stato un anno di incrementi notevoli, ma i prezzi li hanno compensati. “In vent`anni – continua il direttore – la valorizzazione aggiuntiva è stata, mediamente, de 10%. Il 2022 è stato un anno eccezionale: sarà uno degli anni da ricordare”.
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Fonte: Gazzetta di Mantova