Agrisole – Il Sole 24 Ore
II bilancio del 2013 ha registrato una tenuta dei mercato interno e un balzo del 4% delle spedizioni. Il presidente Baldrighi: per il 2014 fissato un piano produttivo a 4 milioni e 550mila forme. Un piano di governo della produzione più «soft» e una riserva di forme a disposizione per i nuovi caseifici di produzione del Grana Padano DOP. Con queste due nuove misure approvate dall’assemblea di fine anno il Consorzio del Grana Padano DOP ha messo le basi per una nuova strategia di sviluppo futuro facendo anche il punto sui risultati raggiunti nel 2013.
La prima novità riguarda un aumento delle forme che un caseificio potrà produrre in più rispetto al proprio tetto di riferimento pagando sempre lo stesso importo di contribuzione differenziata (la quota associativa maggiorata) per l’uso del marchio Dop. Una seconda misura introduce un allargamento delle maglie del piano produttivo nel caso di impatto negativo su altre produzioni Dop come l’Asiago DOP o il Provolone Valpadana DOP quando i quantitativi di latte in precedenza destinati al Grana Padano DOP vengono dirottati su queste ultime produzioni. Una terza modifica stabilisce la creazione di una riserva agevolata di forme che saranno a disposizione dei nuovi caseifici di produzione del Grana Padano DOP. «Grazie al nostro piano produttivo e alle capacità dei nostri operatori – ha sottolineato Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela – siamo riusciti a non subire in maniera eccessiva, come purtroppo altre realtà, gli effetti della crisi generale che ha interessato l’Italia e l’intera Europa. Dal 2006 siamo cresciuti del 13%.