La Repubblica
Una città pensata per la pasta. Per fare maccheroni. Domenico Camardo e Mario Notomista sono due archeologi e con la sagacia di chi ragiona per sottrazione hanno ricostruito la storia urbanistica di Gragnano, la capitale della pasta, scoprendo con documenti e piante d’archivio alla mano che dietro la vocazione produttiva c’è stata una scelta consapevole. La compì l’architetto Camillo Ranieri nel 1843, quando disegnò la strada principale lungo la quale si allinearono oltre 40 pastifici. Un disegno che tenne conto dell’asse elio-termico «in modo tale da consentire- scrive Mario Notomista – in ogni ora del giorno alla luce e al calore del sole di poter giungere sulla pasta lasciata ad asciugare per strada. Pergarantire ciò l’architetto Ranieri determinò anche la larghezza della carreggiata e l’altezza dei fabbricati».
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