L’ultima degli inglesi: il tè al Prosecco, con tanto di bustine, zuccherino e biscotti. L’iniziativa arriva da un colosso della grande distribuzione britannico che dopo aver immesso sul mercato il prodotto rischia ora delle sanzioni: «Non possono usare quel marchio, non hanno l’autorizzazione: ritirino immediatamente i prodotti dagli scaffali» tuona in presidente del Consorzio di tutela del Prosecco DOC , Stefano Zanette. Già partite le segnalazioni all’Ispettorato anti frodi del ministero.
Lo scorso primo dicembre la GDO brittanica, che vanta 7.000 punti vendita nel mondo ed un fatturato superiore ai 6o miliardi di dollari, ha iniziato a distribuire il «Prosecco festive infusion tea». Il costo? Basso, tutto sommato. Si tratta di una tisana senza caffeina venduta a 1,89 sterline per un pacchetto con 15 bustine, e con un sapore «vibrante e di festa, con un tonificante profilo al Prosecco», ed è parte di una selezione di particolare di tisane speziate al vino. Dopo poche ore, almeno a guardare il loro sito internet di vendite on line, il prodotto era già sold out. «Ma potete trovarlo ancora nei negozi della catena» si spiegava sempre sul sito indicando una mappa dove cercare quello più vicino.
Sono già partite segnalazione all’Ispettorato centrale della repressione frodi del Ministero ed è stato coinvolto Sistema Prosecco, la società partecipata dai tre consorzi delle bollicine che ha come unico scopo quello della lotta alla contraffazione: «Non possono vendere quel prodotto e dovranno fermarsi – chiude Zanette – Di battaglie come queste ne abbiamo fatte a centinaia e abbiamo sempre vinto. Vinceremo anche questa».
Fonte: Corriere del Veneto