Aumenta il numero di cantine che offrono ospitalità anche nel weekend e attraverso pacchetti che vanno oltre la degustazione: secondo un report di Divinea, la spesa media è cresciuta del 18%.
Cresce e si qualifica l’offerta enoturistica italiana. Aumenta il numero di cantine che si aprono ai visitatori, aumenta il fatturato complessivo del settore e cresce il prezzo medio delle visite. E vengono finalmente scalfiti alcuni punti deboli dell’offerta segnalati più volte in passato: si modificano e diversificano le proposte (prima ancorate in stragrande maggioranza alla sola degustazione di vini) e cresce in maniera significativa il numero di cantine disposte a ricevere i wine lovers nel weekend.
È quanto emerge dal Report 2024 di Divinea realizzato su un campione di circa 300 imprese rappresentative dell’offerta enoturistica italiana e che sarà presentato nei prossimi giorni.
Divinea si occupa dello sviluppo di prodotti e servizi digitali e, con il supporto di alcuni dei principali gruppi vinicoli italiani, sta accompagnando il processo di digitalizz azione del settore del vino italiano con particolare attenzione all`enoturismo e alle vendite dirette.
Uno dei principi guida infatti è che la sola attività enoturistica, in particolare nel caso delle cantine di piccola e media dimensione, difficilmente può rappresentare di per sé una fonte di guadagno. I margini sono cosìbassi da non giustificare gli investimenti necessari per avviare la ricettività in cantina.
Ma lo scenario cambia radicalmente se invece l’enoturismo viene utilizzato come leva per sviluppare le vendite dirette e recuperare così fette di marginalità.
Ma partiamo dai due principali risultati emersi dal report Divinea 2024: il fatturato del settore è cresciuto dell’11% grazie soprattutto all’aumento dello scontrino medio della prenotazione arrivato a quota 109 euro, +18%rispetto ai 92 euro dello scorso anno.
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Fonte: Il Sole 24 Ore