Sicilia IGP – Olio EVO e vini Sicilia DOP e Etna DOP: la siccità in Sicilia colpisce i raccolti, soffrono vigneti e uliveti e i prezzi salgono alle stelle.
La produzione di olio toccherà i minimi storici e quella di vino è meno della metà di due anni fa, dopo una vendemmia che non era mai iniziata così presto, in alcuni casi, anche a fine luglio.
Nella Sicilia messa alla prova della siccità, le vigne e gli uliveti assetati, anche quest’anno, trascinano in basso il settore vinicolo e quello olivicolo. Il Consorzio di tutela dei vini DOC Sicilia prevede una vendemmia con un calo del 20%, che sommato alla riduzione dell’anno prima, a causa anche dell’infestazione di peronospora, porta a una flessione del 55%.
L’olio, invece, potrebbe attestarsi a una produzione di 20-25mila tonnellate, circa la metà di una stagione normale. La conseguenza? Per il vino una buona qualità, ma un aumento dei prezzi per la legge della domanda e dell’offerta. Quella che per l’olio, a partire dai marchi DOP, in un anno ha già portato a rincari tra il 16 e il 30%.
“In gran parte della Sicilia le condizioni dei vigneti lasciavano presagire un calo nella produzione di uve a causa di un inverno poco piovoso e caldo e una primavera fredda e ventosa – dice Alessio Planeta, produttore e componente del cda della DOC Sicilia – le piogge mai arrivate e una lunga estate ci hanno fatto anticipare la vendemmia di 10 giorni. Se nella parte occidentale il calo è più marcato, in quella orientale e soprattutto nel Nord i livelli di raccolta si attestano all’anno scorso”.
Nelle zone costiere, per esempio del Trapanese, la siccità ha ridotto la produzione. La varietà del grillo ha avuto una flessione del 40%. Sull’Etna, l’altura e il clima hanno invertito la tendenza. Mentre il mondo dei produttori conferma l’ottima qualità.
“Paradossalmente – osserva Francesco Cambria, presidente del consorzio Etna DOC – abbiamo recuperato qualcosa rispetto al disastro dell’anno scorso, quando abbiamo perso il 42% per l’infestazione della peronospora. Certo, la siccità si è fatta sentire, ma le escursioni termiche e la maturazione tardiva dei vitigni, che hanno raccolto le poche piogge di agosto, hanno fatto riprendere le uve”.
[…]
È più grave la situazione dell’olio. Si stima una perdita del 30%, rispetto al 2023, che potrebbe far scendere la produzione sotto le 25mila tonnellate. “Una produzione nella media è di 50mila tonnellate, l’anno scorso eravamo scesi a 35mila e nel 2017 eravamo a 70mila – dice Mario Terrasi, presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio IGP Sicilia – la crisi climatica ha colpito di più la Sicilia orientale, con un calo al 45%, mentre tra Palermo, Trapani e Agrigento la riduzione è tra il 15 e il 20%”.
[…]
Fonte: La Repubblica – Palermo