Il Giornale di Vicenza
Arriveranno un po’ in ritardo, ma in compenso saranno di elevata qualità. L’inverno più freddo ha fatto riposare la pianta e ritardare la crescita: può darsi perfino che l’asparago non sia disponibile in quantità per S. Giuseppe, considerato tradizionalmente il giorno d’inizio della stagione, che termina con sant’Antonio. In compenso, la qualità sarà migliore perché la temperatura rigida avrà concentrato il sapore degli asparagi e, altro aspetto da non trascurare, il ritardo di maturazione allungherà la produzione sino a maggio. «Ricordo stagioni di inverno mite con gli asparagi in tavola il 20 febbraio – sottolinea Sergio Dussin, presidente dei ristoratori bassanesi dell’Ascom – Ma i prodotti a maggio erano fibrosi e immangiabili. Quest’anno, invece, daranno grandi soddisfazioni in cucina». Dussin, protagonista delle tavole in Vaticano, ha fatto assaggiare gli asparagi bassanesi anche a papa Ratzinger, il quale ne è un sincero appassionato.